La Metformina per vivere fino a 150 anni; trattamenti antiinvecchiamento

La Metformina e’ una sostanza che deve essere assunta rigorosamente solo sotto prescrizione medica, mi raccomando.

Ha effetti veramente importanti, ma e’ altrettanto pericolosa; quindi non assumetela assolutamente per i fatti vostri.

Del resto, non la trovereste nemmeno, pero’ non si sa mai…

La Metformina e’ una sostanza conosciuta da parecchio tempo e ci sono tanti milioni di persone che ne hanno assunto grandi quantita’; infatti era stata sviluppata per la cura del Diabete e quindi era utilizzata al posto dell’Insulina; per questo motivo abbiamo una vasta conoscenza degli effetti collaterali e delle cose fantastiche che puo’ produrre, ma anche dei pericoli, di quello che puo’ succedere con un’assunzione eccessiva o in persone particolarmente predisposte.

Successivamente il trattamento con Insulina e’ diventato dominante nella cura del Diabete e quindi si e’ un po’ dimenticata la Metformina, che comunque ha degli effetti collaterali che l’Insulina non ha, e sono quelli che interessano per i trattamenti dell’antiinvecchiamento.

Per esempio, nel 2014 c’e’ stato uno studio su persone affette da Diabete di tipo 2, che e’ quello che si genera per le cattive abitudini di vita e per l’alimentazione, non per motivi genetici.

Questi pazienti sono stati divisi in due gruppi: ad uno e’ stata somministrata Metformina, ad un altro un’altra sostanza che controlla la concentrazione di Glucosio nel sangue, quindi la quantita’ di zucchero, che e’ il problema principale del Diabete.

Questi gruppi sono stati messi a confronto con un gruppo di non diabetici che non avevano ovviamente assunto nulla; ebbene, in questo studio che coinvolgeva 150.000 persone si e’ visto che coloro che erano affetti da Diabete di tipo 2 e avevano assunto la Metformina avevano una sopravvivenza migliore.

Questo e’ veramente importante, perche’ il Diabete sappiamo che e’ una malattia grave e non dovrebbero vivere meglio e piu’ a lungo quelli col Diabete, nonostante vengano curati; dovrebbero vivere meglio e piu’ a lungo quelli che non ce l’hanno il Diabete!

Addirittura quello che si e’ visto e’ che i pazienti che avevano attorno ai 70 anni avevano una mortalita’ ridotta del 15 per cento rispetto a quelli che non avevano il Diabete per nulla.

Questo e’ veramente singolare: la Metformina ha fatto qualcosa di veramente importante in questo gruppo di persone.

Perche’?

Perche’ il Diabete produce attacchi di cuore, infarti, produce problemi generali di salute e quindi sappiamo che e’ molto negativo e pernicioso e certamente non e’ una cosa che fa vivere di piu’ quelli che ce l’hanno.

Forse vi chiederete cosa e’ successo all’altro gruppo con l’altra sostanza che stavano testando: ebbene, quell’altra sostanza non ha prodotto questo tipo di risultato; certamente li ha fatti vivere meglio che se non avessero preso nulla, visto che avevano il Diabete, ma altrettanto certamente questi personaggi non hanno vissuto piu’ a lungo di quelli che non avevano il Diabete per nulla.

Da qui sono partite ulteriori ricerche per determinare come mai la Metformina aveva prodotto questo risultato spettacolare: far vivere piu’ a lungo persone affette dal Diabete.

La Metformina e’ sul mercato dal 1950 e di solito e’ prescritta a coloro che sono piu’ anziani e che sono obesi; quello che si e’ visto e’ che aumenta la durata della vita e la salute generale, riduce il rischio di cancro e oltretutto fa anche diminuire di peso.

Ovviamente ha degli effetti collaterali che possono essere, in casi non proprio diffusissimi, anche gravi; quindi per questo va presa con attenzione, pero’ i risultati sono spettacolari.

La Metformina appartiene ad una classe di farmaci che e’ chiamata Biguanidi; viene estratta da una pianta chiamata Galega Officinalis, che e’ conosciuta anche come Lilla’ Francese.

C’e’ documentazione sul fatto che fosse gia’ utilizzata in Europa nel medioevo come un rimedio per i sintomi del Diabete.

Fu scoperta nel 1922, ma, come abbiamo detto, gli studi sugli esseri umani non sono cominciati fino agli anni 50.

Come abbiamo gia’ detto, e’ stata un po’ messa in competizione con l’Insulina.

L’Insulina ha effetti per la cura del Diabete piuttosto simili: sono entrambe sostanze che producono una riduzione del Glucosio, dello zucchero circolante nel sangue.

Quello che si a’ pensato e’ che l’Insulina e’ semplicemente un ormone che esiste gia’ nel corpo umano, anche se quella che viene somministrata oggigiorno prima era estratta dal Pancreas dei maiali e adesso viene generata con batteri che sono stati sottoposti ad ingegneria genetica.

Sembrava piu’ furbo fornire al corpo un ormone che il corpo non produceva piu’ abbastanza perche’ il Pancreas aveva dei problemi, piuttosto che inserire delle sostanze derivate da una pianta e che non erano certamente gia’ esistenti nel corpo umano stesso.

Tuttavia si e’ visto che e’ molto efficace per la riduzione del Glucosio nel sangue e soprattutto non ha un forte rischio, come altre sostanze, di andare in ipoglicemia, cioe’ ridurlo troppo e quindi essere pericolosa.

Il Diabete di tipo 2 non e’ determinato da fattori genetici, ma dal fatto di essere in sovrappeso, dal fatto di invecchiare e dal fatto di mangiare male.

Negli anni scorsi si e’ visto nelle statistiche che ci sono nel mondo circa 390 milioni di persone che hanno il Diabete e di questi circa il 90 per cento di tipo 2, quindi sicuramente e’ quello prevalente.

Di questi 150 milioni circa erano trattati con la Metformina, quindi abbiamo una buona conoscenza degli effetti collaterali.

Inserire la Metformina all’interno di un trattamento antiage, per l’antiinvecchiamento, e’ abbastanza sicuro perche’ sappiamo quali sono gli effetti collaterali, sappiamo quindi quali sono i sintomi a cui bisogna stare attenti.

Perche’ la dobbiamo inserire dentro a un trattamento antiage?

Perche’ gli effetti che ha sono importanti: riduce l’iperglicemia, quindi l’eccesso di glucosio, di zucchero nel sangue, aumenta e migliora l’utilizzo del Glucosio esistente, riduce l’utilizzo degli acidi grassi, riduce la glucogenesi, cioe’ la generazione di nuovo Glucosio, riduce il peso delle persone e diminuisce anche gli effetti immunodepressivi, quelli che vanno a ridurre il funzionamento del sistema unitario.

Nel campo della genetica e’ molto importante l’effetto della Metformina sul DNA, perche’ lo protegge da problemi e dal degrado; non e’ ancora molto chiaro come lo faccia, ma probabilmente questo e’ associato al fatto che produce una riduzione dello stress ossidativo.

Specialmente in unione col Resveratrolo fornisce una protezione contro il danneggiamento del DNA prodotto dai raggi UV e dall’eccessiva esposizione al sole.

Un altro effetto e’ quello di essere un modulatore epigenetico.

Come abbiamo visto l’epigenetica e’ questa serie di segnalibro, di sostanze ulteriori che vengono “attaccate” lungo il DNA modificandone quindi l’espressione.

La Metformina ha un effetto positivo sulla metilazione del DNA, quindi su come queste sostanze vengono attaccate e come si dispongono; oltretutto sembra promuovere anche le funzionalita’ di riparazione del DNA.

Non e’ chiaro nemmeno questo come funzioni pero’ si e’ visto l’effetto.

La Metformina ha un effetto importante anche nel mondo delle reazioni metaboliche legate ai Mitocondri: sappiamo che li’ si producono molti fattori ossidativi e qui la Metformina va ad attivare gli antiossidanti endogeni, quelli cioe’ propri della cellula e dei Mitocondri, tramite una serie di attivazioni che vengono effettuate e che vanno a ridurre lo stress ossidativo.

Come abbiamo visto nel video sui Mitocondri questo e’ estremamente importante.

Studi recenti hanno rilevato che la Metformina agisce molto al di la’ della riduzione dello zucchero nel sangue: in realta’ va a stimolare la AMPKinasi nelle cellule del fegato.

L’AMPKinasi abbiamo visto che e’ un interruttore principale della Omeostasi dell’energia delle cellule, quindi il mantenimento di un livello energetico costante e corretto.

Come agisce?

La Metformina viene trasportata nel Fegato, nelle cellule epatiche, e li’ si accumula nella matrice mitocondriale, questa parte dei Mitocondri che abbiamo visto nel video specifico, e va a inibire selettivamente una particolare parte della catena respiratoria mitocondriale.

Questa catena e’ necessaria per la produzione dell’ATP, la molecola che e’ l’energia standard dell’organismo, a partire dall’AMP: le cellule rilevano il rapporto fra l’AMP, che vuol dire che c’e’ poca energia, e l’ATP, che vuol dire che c’e’ tanta energia; quando questo rapporto fa si’ che le cellule rilevino il fatto che c’e’ poca energia, cosa che succede quando l’organismo e’ stressato e bloccato da qualcosa, allora l’AMPKinasi viene attivata.

Che succede quando viene attivata l’AMPKinasi?

Essenzialmente succede la stessa cosa che capita quando vi e’ la restrizione calorica, cioe’ quando si assumono poche calorie, e questo abbiamo visto essere molto importante.

Quindi e’ possibile “fare finta” di mangiare meno, o non mangiare, tramite l’assunzione di Metformina.

Non fa solo questo, ma attiva tutta una serie di geni che sono espressi soltanto quando ci sono situazioni di restrizioni caloriche; quindi la Metformina sembra essere estremamente efficace nel produrre un effetto che e’ lo stesso che si ottiene con la restrizione calorica, senza smettere di mangiare.

Un altro effetto che si ha con l’attivazione dell’AMPKinasi e’ quello che agisce sulla gestione dei lipidi e sullo stoccaggio dei grassi.

Dove vanno a finire i grassi che assumiamo e che circolano nell’organismo o quelli che gia’ esistono nel corpo?

Quando i livelli di glucosio si abbassano i lipidi, i grassi, diventano la sorgente principale dell’energia dell’organismo: non soltanto succede che il corpo comincia ad utilizzare i grassi preferibilmente invece di usare il Glucosio, lo zucchero, ma quello che fa la Metformina e’ anche di prevenire la lipogenesi, la formazione di nuovo grasso.

Un altro effetto della Metformina e che va ad inibire l’attivita’ di uno specifico fattore di trascrizione nucleare e l’effetto che si ha e’ di ridurre la produzione di citochine nelle cellule senescenti.

Questo va a ridurre quindi delle sostanze che sono pro infiammatorie, quindi che fanno creare infiammazione, che e’ quello che vogliamo evitare a tutti i costi.

Molto recentemente si e’ visto che la Metformina ha anche un altro effetto importante per ridurre l’infiammazione: va ad inibire la differenziazione dei monociti in macrofagi, differenti tipi di cellule del sistema immunitario.

Questa differenziazione e’ l’inizio di una serie di reazioni che sono infiammatorie e quindi e’ bene fermarle all’inizio.

Questa riduzione della differenziazione di questi macrofagi e la riduzione dei fattori di produzione di infiammazione vanno a inibire e trattare i problemi cardiocircolatori, l’aterosclerosi, certi tipi di cancro e l’insulino resistenza.

La Metformina ha effetti anche sulle cellule staminali, specialmente nel cervello; sappiamo che nel cervello c’e’ un ridotto turnover, c’e’ un ridotto ricambio dei neuroni, tuttavia qualcosa c’e’, specialmente nell’Ippocampo.

Se non ci fosse questo ricambio di neuroni non potremmo ricordarci le cose quindi prima o poi ci dimenticheremmo tutto e cominceremmo ad avere problemi per la vita normale.

Oltretutto se ci sono dei traumi o dei degradi a livello cerebrale e’ importante che le cellule staminali siano in grado di creare nuovi neuroni e la Metformina qui agisce efficacemente, quindi e’ estremamente importante.

Riprendendo il concetto della Metformina che riduce il Glucosio nel sangue, cerchiamo di ricordarci anche perche’ questa e’ una cosa molto positiva: abbiamo parlato prima dell’AGE: Advanced Glycation Endproduct, questa sostanza inquinante che e’ prodotta dall’eccesso di zucchero nel sangue.

Questa sostanza e’ appiccicosa, si attacca dappertutto e crea un sacco di problemi ovunque nel corpo.

In generale il Glucosio e la srgente dell’energia del corpo: quando ce n’e’ abbastanza l’organismo la usa come sorgente preferenziale, se viene a mancare si possono utilizzare i grassi ed altre tecniche.

Il glucosio viene ingerito con le sostanze, entra in circolo e viene essenzialmente mandato nella direzione corretta dall’intervento del Fegato; il Pancreas produce l’Insulina che serve a far si che il glucosio possa entrare dentro le cellule ed essere utilizzato per produrre energia nei Mitocondri.

Il Fegato ne estrae una certa quantita’ e la mette da parte per avere circa una giornata intera di riserva: casomai non si mangiasse niente per un giorno lui ne ha da parte a sufficienza per tirare avanti.

Qualsiasi cosa che sia di la’ di questo viene convertita in grasso; questo grasso a sua volta e’ pronto per essere riconvertito in Glucosio quando il Fegato rileva che e’ troppo poco nel sangue, questo e’ chiamato Glucogenesi.

Questo era bellissimo quando si viveva in una vita primitiva e quindi non c’era tanto da mangiare e questo controllo molto stretto e molto efficiente sull’energia, sullo zucchero che viene inserito nell’organismo e sui carboidrati era estremamente importante.

Il problema e’ che nella vita moderna tutti assumono troppe calorie, troppe sostanze nutritive, e quindi questo grasso in eccesso che viene prodotto, perche’ c’e’ troppo Glucosio e non si sa cosa farne, viene infilato dappertutto e quindi il corpo ingrassa in tutti i posti che noi purtroppo ben conosciamo.

Se il livello di Glucosio sale al di la’ di quello che si puo’ riuscire anche a convertire in grasso esso rimane in giro per il sangue, produce AGE e cosi’ via e quindi si creano tutta una serie di problemi: danni osmotici, cataratta, danni ai reni, danni ai nervi, poca capacita’ di guarire dalle ferite, danni alle vene e arterie e tanti altri problemi che vediamo nel Diabete.

Anche se non c’e’ un eccesso di Glucosio comunque nell’organismo normale ce n’e’ sempre troppo e quindi questo Glucosio che non e’ immediatamente visibile va comunque ad attaccarsi a tutta una serie di strutture, crea tutta una serie di problemi, anche in corpi che non sono comunque obesi.

E’ qui che abbiano quindi l’AGE, questa sostanza che e’ un indicatore di quanto Glucosio negativo c’e’ in circolo nell’organismo e che puo’ essere anche misurato con esami specifici.

La Metformina come agisce su questo eccesso di zucchero nel sangue?

La prima cosa che la Metformina va a fare e’ di ridurre l’assorbimento di Glucosio nel tratto intestinale: la Metformina va ad accumularsi specificamente nelle cellule del tratto gastrointestinale e li’ riduce l’assorbimento del Glucosio.

Un altro effetto che ha una volta che si trova in grandi concentrazioni nel tratto gastrointestinale e’ quello di modificare il Bioma, cioe’ la tipologia di batteri che li’ si trovano.

Quello che va a fare e’ di selezionare batteri che sono quelli piu’ normalmente presenti nelle persone in salute, nelle persone piu’ magre.

Per esempio con l’aumento di un batterio chiamato Akkermansia Municiphilia; questo migliora il profilo metabolico, riduce l’infiammazione dei tessuti adiposi e migliora il controllo del Glucosio.

Fa anche aumentare la popolazione dei lactobacilli, che sono quelli che abbiamo visto in tante pubblicita’ essere forniti dall esterno con questi yogurt, queste sostanze da bere.

Questo tipo di batteri produce il lattato che poi viene fatto affluire al Fegato e l’effetto che ha all’interno del Fegato e’ che esso viene utilizzato per creare nuovo Glucosio se serve e questo e’ quello che previene l’ipoglicemia, cioe’ il fatto che i livelli di Glucosio potrebbero scendere troppo nel sangue.

Al di la’ del discorso del Glucosio, un altro importante effetto della Metformina e’ quello sul sistema cardiovascolare e specialmente sulla Sindrome Metabolica.

Questo ci interessa particolarmente perche’ i pazienti affetti dalla Sindrome Metabolica esibiscono dei sintomi che sono quelli tipici dell’accelerazione dell’invecchiamento, e noi siamo qui apposta per combattere l’invecchiamento, quindi questo e’ molto importante.

Il Diabete e la sindrome metabolica spesso si combinano e hanno effetti negativi su attacchi di cuore, problemi cardiovascolari, disturbi dati dall infiammazione e cancro; quello che fa la Metformina e’ di ridurre tutta una serie di questi effetti e quindi non soltanto allungare la vita, ma far diventare la vita piu’ sana in generale.

Quello che si e’ visto da molti studi e’ che uno dei piu’ importanti effetti della Metformina e’ che riduce l’insorgenza del cancro nei pazienti diabetici.

I diabetici hanno un significativo aumento di rischio di cancro al seno, al colon, alla prostata, ai reni e anche al Pancreas.

Pensate che tramite l’assunzione di Metformina i diabetici hanno da un 25 a un 40 per cento di riduzione del rischio di sviluppo di un cancro.

Si e’ detto che la Metformina ha gia’ salvato piu persone dal cancro di qualunque altra sostanza nella storia dell’uomo.

Ci sono stati altri studi sugli esseri umani, quindi non solo sugli animali; per esempio in studi fatti in Inghilterra la Metformina ha ridotto la morte relatival Diabete del 42 per cento e la morte per ogni tipo di altra causa del 36 per cento.

In un altro studio sempre inglese sui diabetici la Metformina ha ridotto il rischio di infarto miocardico del 39 per cento e anche in coloro che abbiano un infarto l’ammontare del danno al muscolo cardiaco e’ ridotto in coloro che hanno avuto un trattamento precedente a base di Metformina.

La Menopausa.

La Menopausa e’ un punto importante nella vita di qualunque donna: puo’ essere visto come una cosa positiva o negativa a seconda di come ciascuna la prende; c’e’ comunque una correlazione diretta fra la Menopausa e’ una serie di malattie che sono legate all’eta’, come l’aterosclerosi, l’osteoporosi e il cancro.

In alcune ricerche si e’ visto che l’assunzione di Metformina ha rimandato l’insorgenza della Menopausa; una cosa interessante da notare e’ che anche la riduzione calorica ha ottenuto lo stesso risultato, quindi veramente le due cose hanno lo stesso effetto pur essendo magari generate in modi differenti.

Un’altra malattia che la Metformina sembra che possa curare e’ la sindrome dell’ovaia policistica: questa malattia colpisce dal 5 al 15 per cento delle donne in eta’ fertile; e’ associata a disturbi del ciclo mestruale, all’eccesso agli ormoni maschili e all’ovaia policistica in se per se.

Queste donne tipicamente hanno difficolta’ a rimanere incinta; la Metformina migliora l’ovulazione, migliora il ciclo mestruale e riduce il livello degli androgeni, le sostanze tipiche degli uomini.

La Metformina e’ importante anche per la cura di tutta una serie di malattie degenerative della pelle ed e’ stata utilizzata molto da una serie di dermatologi.

Quanta bisognerebbe prenderne?

Il problema della dose e’ un problema non da poco: il trattamento tipico per diabetici va da 500 a 2000 mg al giorno; siccome pero’ e’ una medicina che si puo’ prendere solo dietro prescrizione medica, ne sappiamo piu’ di tante altre.

Quindi sappiamo che la biodisponibilita’ orale e’ del 50/60 per cento, sappiamo che la concentrazione di picco nel plasma e’ raggiunta da una a tre ore dopo l’assunzione e sappiamo che l’emivita va da 1, 7 a 4, 5 ore.

Attenzione che questa sostanza blocca il metabolismo di alcune vitamine, quindi per esempio la vitamina B12 va data come supplemento ogni volta che si prende Metformina.

Gli effetti collaterali non sono cosi’ terribili: la maggior parte delle persone ha qualche problema nel tratto gastrointestinale, il 29 per cento ha diarrea o dolore addominale che pero’ poi passano, crampi o eccesso di gas e il 10 per cento mediamente per questi motivi abbandona la terapia.

La maggior parte non sente nulla e vive meglio di prima.

L’effetto collaterale piu’ negativo e pericoloso che puo’ insorgere con l’assunzione di Metformina e’ l’acidosi lattica.

Questo capita in tre casi su 100.000 circa, quindi non capita spesso.

I fattori scatenanti sono avere piu’ di 60 anni e avere funzione ridotta cardiaca, del Fegato o dei reni, intossicazioni da etanolo.

Anche il fatto di non mangiare non va fatto il congiunzione con l’assunzione di Metformina.

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