Perche’ l’esercizio fisico o la palestra eccessivi sono nemici del Movimento Estensione Vita

Non vogliamo dire che fare esercizio fisico, muoversi e andare in palestra sia una cosa negativa.

E’ una cosa fantastica e tutti dovrebbero farla.

Ovviamente nelle linee guida di qualunque ministero della sanita’ del mondo c’e’ l’alimentazione corretta e l’esercizio fisico.

L’esercizio fisico scatena tutta una serie di cose positive nell’organismo che sono molto utili; del resto, se deriviamo dai nostri progenitori cacciatori-raccoglitori, deriviamo da persone che passavano tutta la giornata nella savana a correre, saltare, lanciare frecce, scuoiare carne e cercare di fare qualcosa per faticosamente procurarsi il minimo per sopravvivere, talvolta non riuscendoci e morendo di fame perche’ fare esercizio fisico consuma molte energie, molte calorie

, e se non ne assumi dall’altra parte muori anche di fame.

Perche’ allora diciamo che e’ nemico dell’estensione vita, o meglio del Movimento Estensione Vita?

Perche’ qualunque organizzazione, qualunque struttura, deve trovare dei nemici.

Il Movimento Estensione Vita ha come nemico principale l’invecchiamento, che e’ la piu’ grande malattia, la sorgente di praticamente tutte le malattie del mondo.

Quindi l’invecchiamento e’ il nostro nemico numero uno, ma poi abbiamo una serie di altri nemici nella societa’ che non sono persone o organizzazioni: sono idee che si sono ormai radicate e che andrebbero un po’ portate avanti e collocate dal punto di vista della praticita’.

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E’ vero che le persone dovrebbero muoversi di piu’, e’ vero che le persone dovrebbero fare magari palestra o comunque almeno lunghe camminate o andare nel weekend in montagna ad ossigenarsi e camminare.

E’ tutto bellissimo.

Quello che noi vogliamo fare notare e’ che la maggior parte delle persone queste cose non riesce proprio a farle.

Voi direte “ma perche’ sono pigre, perche’ passano il tempo sul divano, perche’ non hanno voglia”.

E’ sicuramente vero: ci sono persone che non hanno proprio la forza di volonta’ di fare queste cose, ma esistono anche una grande quantita’ di persone che non possono proprio per i motivi piu’ vari.

Non possono per motivi fisiologici, non possono perche’ hanno dei motivi sociali attorno a se’ che impediscono questo tipo di cose: non tutti per esempio sono delle donne in carriera, senza figli, che possono andare in palestra a pompare e fare weekend in canoa e cosi’ via.

Ci sono anche per esempio moltissime persone che hanno dei figli da seguire e soltanto alzarsi tutte le mattine, preparare la colazione per tutti, portare i bambini a scuola, portarli il pomeriggio magari a fare karate e altre cose, portare avanti la casa e cosi’ via, non ti lascia il tempo per andare a fare ore di palestra.

Nei weekend magari devi andare a trovare i parenti, perche’ bisogna assolutamente, quindi non puoi andare a fare canoa, non puoi andare a fare rafting, parapendio e cose di questo tipo.

Chi ci riesce e’ un grande, va benissimo; le persone che ci riescono non sto dicendo che non sono delle persone fantastiche che fanno una bellissima esistenza.

Quello che bisognerebbe cercare di focalizzare e’ che se andiamo a dire alle persone che devono fare esercizio fisico in quest’ottica e le persone, per la stragrande maggioranza, diciamo pure un buon 90 per cento, non ce la fanno per tanti motivi, stiamo andando a colpevolizzarle, stiamo andando quindi a scatenare delle sostanze tipiche dello stress all’interno del loro organismo e alla fine facciamo del male a queste persone.

E’ vero che alcuni, opportunamente stimolati, spiegando quali sono i problemi e quali sono i vantaggi, riescono ad essere convertiti, ma ormai qualunque essere umano nel mondo occidentale e’ stato sottoposto da anni ad un bombardamento continuo di informazioni sul fatto che devi fare ginnaste e devi muoverti.

In televisione escono continuamente attrezzi piu’ o meno strampalati per fare movimento a casa, tutti lo sanno.

Ribadire ulteriormente questa cosa a persone che non lo stanno facendo e’ farle sentire in colpa, forse e’ giusto, forse una piccola parte grazie a questo comincera’ a farlo e quindi e’ una cosa meritoria, ma una grandissima fetta continuera’ a non potere, magari perche’ non ha forza di volonta’, magari perche’ ha dei disturbi, magari perche’ vive in certi contesti sociali, anche familiari, dove praticamente e’ impossibile.

Perche’ anche non ha il denaro magari per farlo.

Voi direte “che ci vuole a fare un po’ di movimento nel cortile di casa, anche nei quartieri piu’ degradati d’Italia”.

E’ vero, ma quali movimenti?

Ci sono migliaia di indicazioni di ogni genere e specie, anche su internet, corsi, corsetti e video.

Le persone cominciano nella loro vita a farli per un po’, poi notano che non ci sono grossi risultati, perche’ ci vuole tempo per avere qualche risultato significativo, e molti si scoraggiano.

E’ colpa loro del fatto che non hanno capacita’ di resilienza, come si dice, di mantenimento nel tempo di un impegno?

Magari e’ colpa dell’organismo umano che non ti da’ un feedback immediato positivo.

Se facendo un po’ di movimento avessi subito dei bei bicipiti, la tartaruga, diventassi bellissima, andasse via la cellulite e cosi’ via, magari in pochi giorni di esercizio, le persone si convincerebbero piu’ facilmente.

Invece ci vuole un sacco di tempo, e’ faticoso e non tutti apprezzano la fatica.

Coloro che sono dei Jim Junkie, come vengono chiamati, cioe’ dei “drogati” di esercizio fisico, non riescono a capire questa cosa; pensano che le persone siano pigre.

Io ho miei amici che sono cosi’: a loro piace fare sforzo fisico, sentire proprio la fatica nei muscoli, perche’ questo scatena una serie di endorfine, di sostanze positive nel loro cervello che produce piacere, ma per la maggior parte delle persone non e’ cosi’.

Lo sforzo fisico non produce nessun piacere di questo tipo e la maggior parte delle persone lo fa stoicamente perche’ sente di doverlo fare, un po’ perche’ fa un ragionamento razionale, perche’ e’ giusto farlo ed e’ vero, un po’ perche’ e’ convinta della televisione, perche’ vogliono assomigliare alla fotomodella di turno o al palestrato di turno e cosi’ via.

Ma non c’e’ gioia in questo.

La maggior parte della gente non gioisce di questo e questa cosa coloro che sono “drogati” di adrenalina, di fatica e cosi’ via, non lo riescono a comprendere.

Per loro e’ facile, per loro e’ un piacere. per gli altri no.

Io, per esempio, faccio parte della categoria che non prova nessun piacere a fare esercizio fisico; lo faccio, ma lo faccio come dovere, non c’e’ gioia.

Questo mi rendo conto che anche molti miei amici non lo capiscono.

Quindi sono diversi i punti di vista dell’umanita’, determinati ancora una volta dalla fisiologia e dalla genetica del singolo individuo: certi geni sono presenti in certi individui e in certi altri no, quindi la fetta che va a fare palestra, va a pompare, va a fare sport estremi, corre di qua e di la’, eccetera, non riuscira’ mai a capire l’altra fetta di umanita’ (molto piu’ grande) che invece queste cose non le trova cosi’ piacevole ed interessanti.

Una parte di questi riesce a farne lo stesso facendosi violenza e sforzandosi, ma in realta’ non lo fa con gioia, non lo fa con piacere.

Non succede neanche che capiti questo dopo un po’ che lo stai facendo, come ti raccontano: non e’ cosi’.

Per molti comunque non piacera’ mai, sara’ sempre fatica e sara’ sempre piu’ comodo stare sdraiati sotto un albero, sorseggiare una bibita e leggere un bel libro.

Cosa vogliamo dire con questo?

Che non ha senso fare esercizio fisico, non ha senso andare in palestra?

Ha tantissimo senso, perche’ come dicevamo noi siamo i figli dei cacciatori-raccoglitori.

Quarantamila anni fa, un battito di ciglia nell’arco della storia, eravamo nudi nella savana a correre dietro agli animali, chinati tutto il giorno in mezzo alle piante a cercare di raccogliere le poche bacche selvatiche che c’erano e dopodiche’ gli animali magari andavano scuoiati, le bacche andavano schiacciate e poi comunque la pelle stessa da mettersi addosso andava masticata per ore.

Quindi era una vita a forte intensita’ di esercizio fisico e abbiamo visto in diversi ritrovamenti storici le ossa e le articolazioni consumate da questa fatica eccessiva.

Perche’ teniamo conto che l’esercizio fisico va bene, ma non bisogna esagerare, come tutte le cose della vita, altrimenti cominciano a risentirne le articolazioni e altre parti del corpo.

Lasciamo perdere i traumi che se vado a fare fuori pista con gli sci o con lo snowboard, come e’ capitato a me, cadi pure e ti fai anche male.

Quindi c’e’ questa possibilita’ di avere traumi: chi sta sul divano questi non li rischia, ma chi ha fatto sport a livello agonistico o preagonistico si e’ ritrovato poi ad una certa eta’ con il corpo pieno di dolori, di problemi e di infiammazioni.

Non fa bene lo sport a livelli eccessivi, come sempre nella vita c’e’ una stretta strada: da una parte non fare niente non fa bene perche’ non si scatenano certi meccanismi che scattano solo quando si fa esercizio fisico, dall’altra parte esagerare vuol dire consumare il proprio organismo e alla fine vivere comunque di meno e avere dolori alla fine della propria esistenza, infiammazioni, artrite, artrosi e cosi’ via.

Per non parlare dei giocatori di football americano, per esempio, che, a forza di traumi ripetuti, a 40 anni si ritrovano con un cervello tipico di un malato di alzheimer di 80.

Quindi c’e’ una striscia dove si puo’ stare bene ed e’ difficile starci dentro, perche’ e’ anche difficile quantificarlo per le persone quant’e’ ne’ troppo ne’ troppo poco.

Ma per coloro che non ci riescono, per coloro che hanno provato ad andare in palestra e si sono stufati perche’ alzare e abbassare mattoni per ore lo trovano veramente mortificante, per coloro che non hanno la possibilita’ economica o la possibilita’ anche solo di tempistiche di poter fare un weekend con la canoa. con il rafting e cosi’ via, per coloro che non hanno tre/quattro ore tutti i giorni almeno tre/quattro giorni alla settimana per andare in palestra: ha senso che le andiamo a mortificare dicendo “tu non fai esercizio, sei un pigro, stai sempre sul divano, sei grasso e quindi vivrai di meno e soffrirai”?

Perche’ non e’ neanche detto che sia cosi’.

Noi abbiamo sempre detto, come tutti, che le sostanze di cui andiamo a parlare per l’antiage, per l’antiinvecchiamento, non sostituiscono una dieta sana e variata e un regolare esercizio fisico, ma questo e’ un po’ una foglia di fico.

Perche’ che cos’e’ una dieta sana variata e quant’e’ un regolare esercizio fisico?

In realta’ non e’ neanche tanto ben determinato, vuol dire fare qualcosa, ma piu’ o meno qualcosa lo fanno tutti, perche’ alla fine salire e scendere le scale, muovere le cose, fare le pulizie in casa, e’ esercizio fisico anche quello.

E’ sufficiente, non lo e’?

Dipende, tutti dicono dipende.

Colpevolizzare le persone che non sono in grado di farlo per problemi fisici, problemi di tempo, problemi di salute o problemi anche di vita, perche’ devi star dietro un’azienda, una famiglia e mille altre cose, non e’ positivo.

Facciamo crescere in loro gli ormoni dello stress e li facciamo comunque vivere di meno, quindi e’ importante seguire le indicazioni dell’antiage, cercare di compensare le cose che vanno riducendosi con l’eta’ e ridurre le cose che vanno aumentando, come l’infiammazione, e, se si riesce a fare anche esercizio fisico in tutto questo, ben venga, e’ una cosa positiva.

Chi lo fa e’ un grande ed e’ positivo, ma non bisogna far sentire degli inferiori coloro che non riescono a seguire questi regimi, perche’ trattare l’antiage con le sostanze disponibili e’ gia’ tantissimo, e vorrei ricordare non c’e’ nessuno che faceva il monaco shaolin ed e’ arrivato a 150 anni.

Quindi non e’ sufficiente fare questo tipo di attivita’ fisica moderata, alta, bassa o media, per arrivare a superare i 130 anni di vita, non e’ mai successo.

Quindi in ogni caso e’ una cosa positiva che fa bene, che fa parte di un mix di cose positive, assieme all’alimentazione sana e variata, ma se non ci si riesce non bisogna essere colpevolizzati.

L’importante e’ cercare di trattare tutti gli indicatori dell’invecchiamento con le sostanze giuste, questo non va a rimpiazzare il fatto che non si faccia esercizio fisico, capitemi bene, non e’ che esista la pillolina che la prendi ed e’ come aver fatto tre ore di palestra.

C’e’ qualcosa di simile che attiva certi percorsi metabolici, ma non e’ mai la stessa cosa, quindi la cosa migliore sarebbe fare tutto, ma se non riesci, se sei pigro ti posso dire “datti una smossa, cerca di fare qualcosa”, ma ti dico anche fraternamente “non te la prendere piu’ di tanto, non sentirti colpevolizzato piu’ di tanto, perche’ non e’ da tutti e in ogni caso l’importante e’ che ti curi su altri fronti”.

Dopodiche’ tra una quindicina d’anni arriveranno le terapie come i fattori Yamanaka che ringiovaniranno letteralmente l’organismo, e quando avremo un organismo sui 20/30 anni avremo anche l’argento vivo addosso, come si dice, anche piu’ voglia di muoverci e di fare spontaneamente, senza bisogno di sforzarsi per forza ad andare in palestra ad alzare e abbassare mattoni.

Se lo riesce a fare nel frattempo sei un grande, e’ bellissimo, ma se non ci riesci non ti sentire in colpa.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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