Per vivere fino a centocinquant’anni sarà necessario assumere Omega3

Cosa sono gli acidi grassi Omega 3?

Sono nutrienti che si ricevono dal cibo o dagli integratori che si assumono, che aiutano a mantenere e ricostruire un corpo sano.

Sono molto importanti per la struttura delle pareti cellulari; sono anche una sorgente di energia e mantengono il cuore, i polmoni, il sistema cardio circolatorio, il sistema immunitario attivi e operativi come dovrebbero essere.

Ce ne sono due molto importanti che si chiamano EPA e DHA che si trovano nel pesce, dopodiché c’è l’acido alfa-linoleico che si chiama ALA, che è un altro acido grasso Omega 3, che si trova nelle piante, soprattutto nei semi.

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I livelli del DHA sono molto alti nella retina, quindi negli occhi e sono importanti per la visione nel cervello e nelle cellule spermatiche.

Il corpo non soltanto ha bisogno di questi acidi grassi per funzionare, ma questi acidi grassi producono anche molti effetti positivi per la salute.

EPA sta per acido eicosapentaenoico e DHA sta per acido docosaesaenoico, nomi complicati!

Sono una tipologia di Omega 3 a catena lunga; gli Omega 3 a catena corta sono invece gli ALA, che sta per acido linolenico.

Pertanto c’è una grande distinzione fra le due tipologie e gli effetti che hanno sulla salute, ed è importante quindi non confonderli.

Gli Omega 3 a catena corta, gli ALA, dovrebbero essere convertiti in EPA e DHA nel nostro corpo, per avere lo stesso effetto benefico degli Omega 3 a catena lunga, ma questo è un processo delicato, che oltretutto con l’avanzare dell’età diventa sempre meno efficiente.

Una cosa importante per l’anti-age, per l’anti-invecchiamento, si è trovato che gli acidi grassi Omega 3, sono in grado di interagire col DNA in un modo che inibisce l’accorciamento dei telomeri, e questo si è visto in ricerche recenti.

Cosa sono i telomeri: ne abbiamo parlato in altri capitoli relativi alla scienza i telomeri sono delle sequenze di DNA che si trovano alla fine dei cromosomi, sono un po’ come quelle cose di plastica, che sono in fondo alle stringhe delle scarpe e fanno in modo che la stringa non si sfilacci.

Perché sono importanti i telomeri? Perché ad ogni suddivisione cellulare si accorciano, se ne perde un pezzettino tutte le volte, sono una specie di contatore, che quando arriva verso lo zero fa sì che le cellule non possano più suddividersi.

Quindi l’allungamento dei telomeri il mantenimento della lunghezza dei telomeri pare sia una cosa molto importante per evitare l’invecchiamento.

C’è uno specifico enzima che si chiama telomerasi, che allunga i telomeri stessi, e si è visto che la somministrazione di telomerasi fa sì che le creature a cui viene somministrato vivono molto più a lungo.

Il mantenimento del livello ottimale e della ratio, cioè del rapporto fra i vari tipi di acidi grassi Omega 3 e altri acidi grassi nell’organismo e nella dieta, aiuta a prevenire le malattie e le malattie che previene sono importanti, sono gli attacchi di cuore, l’arteriosclerosi, la trombosi, l’aritmia, l’infarto, i problemi immunoinfiammatori, l’asma, l’artrite, il cancro, il diabete mellito, l’obesità ed anche problemi di tipo psichiatrico quindi hanno un effetto veramente importante su tutto l’organismo.

Uno studio recente ha trovato che gli Omega 3 possono anche ridurre gli effetti dell’invecchiamento. Questa ricerca è stata condotta sopra ad altre ricerche, più di tremila differenti partecipanti umani sono stati coinvolti in questi studi, e c’è una differenza nei vari individui nell’accorciamento dei telomeri; questo suggerisce che sia una cosa che possa essere modificabile e possa essere influenzata da fattori come l’infiammazione, lo stress ossidativo ed anche la suddivisione cellulare, ovviamente!

È da tanto tempo che si sà che gli acidi grassi Omega 3 hanno un grande effetto sulla salute, ma l’effetto sull’inibizione dell’accorciamento dei telomeri è probabilmente la cosa più importante di tutte!

Gli Omega 3 agiscono anche come molecole di messaggio che aiutano a trasmettere segnali lungo il sistema nervoso, regolano l’afflusso di sangue in organi differenti, dal trasporto di ioni attraverso le membrane cellulari, possono anche agire come ormoni.

Se in più agiscono anche per inibire l’accorciamento dei telomeri, sembra che possano essere veramente un’ennesima fontana della giovinezza! Ne abbiamo viste tante nei nostri video, ma questa è anche estremamente significativa!

Cosa fanno? agiscono direttamente sull’accorciamento dei telomeri, ma pare anche riescano a ridurre lo stress ossidativo, lo stress infiammatorio ed anche questi vanno a ridurre la lunghezza dei telomeri nel tempo.

Quindi hanno un approccio da diversi punti di vista su questo effetto.

L’accorciamento dei telomeri con indice di divisione cellulare produce una riduzione di circa duecentocinquanta nucleotidi tutte le volte.

Questo riduce un pezzettino terminale ogni volta, e questo è conosciuto come il problema della fine della replicazione. Quindi viene copiato tutto il DNA nella nuova cellula, ma un pezzettino alla fine manca sempre, perché essenzialmente il meccanismo che li sta copiando cade prima di arrivare fino in fondo, per banali problematiche biochimiche.

Quindi a causa di questa riduzione continua le cellule umane possono suddividersi soltanto una certa quantità di volte. Questo numero è conosciuto come il limite di Hayflick, lo scienziato che per primo aveva studiato questo tipo di problematica .

Assumere Omega 3 non ci impedisce di raggiungere il limite di Hayflick e quindi consentire alle cellule umane di suddividersi all’infinito, ma può rendere possibile la suddivisione, al di là del normale numero di volte che sarebbe altrimenti possibile.

Una cosa importante è anche la ratio, cioè il rapporto fra Omega 6 e Omega 3, e questo rapporto è misurabile nel sangue delle persone; il fatto è che gli Omega 6, gli acidi grassi degli Omega 6, vengono dagli oli vegetali ed è fin dal 1960 che si sa questi olii possono proteggere il sistema cardiovascolare.

Il problema è che la dieta tipica dell’occidente contiene molti più Omega 6 di quanti Omega 3 contenga. Gli Omega 3 si trovano normalmente in pesci che vivono in acque fredde come il salmone, come il tonno, ed il rapporto fra Omega 6 e Omega 3 è di circa 15 a 1.

I ricercatori hanno misurato anche i livelli di una sostanza specifica chiamata F2 Isoprostano, per determinare i livelli di stress ossidativo che è collegato, come abbiamo visto, ad una serie di problematiche di problemi di cuore, a malattie neurodegenerative, che quindi colpiscono il cervello.

In tutti due i gruppi di Omega 3, hanno mostrato una riduzione media del 15 percento dello stress ossidativo, rispetto a gruppi di controllo che non avevano questo tipo di apporto.

Quello che si nota è che coloro che assumono Omega 3 hanno anche una riduzione in un marcatore dell’infiammazione del sangue chiamato Interleuchina 6.

Assumere integratori di Omega 3, si è visto che può ridurre l’Interleuchina 6 dal 10 al 12 percento, dipende dalla dose. L’olio di pesce in generale può ridurre i livelli di trigliceridi elevati, perché i livelli elevati di trigliceridi, chiaramente, si è visto, è collegato ad un rischio di attacco di cuore e di infarto, in generale di problematiche cardiocircolatorie.

Nel caso dell’artrite reumatoide, l’assunzione di integratori EPA e DHA, riduce l’irrigidimento ed il dolore delle articolazioni. Gli Omega 3, sembra anche vadano a potenziare l’effetto di qualunque sostanza antinfiammatoria si assume.

L’ EPA ed il DHA sono anche importanti componenti delle membrane del tessuto epiteliale, e concorrono alla formazione del film idrolipidico, che è prodotto dalle ghiandole sebacee a livello della pelle e del cuoio capelluto. Quindi sono fondamentali per avere elasticità nella pelle e per prevenire l’invecchiamento della pelle stessa.

Contribuiscono a prevenire la comparsa di rughe, mantengono l’elasticità dei vasi sanguigni e tutto quello che è necessario per una produzione ottima di elastina e collagene, che abbiamo già visto, essere molto importanti per la salute della pelle.

Abbiamo visto che molte vitamine sono liposolubili e per essere assimilate si sciolgono nei grassi; per questo motivo per esempio, la vitamina E viene spesso associata agli Omega 3, nelle formulazioni che vengono offerte al pubblico.

La carenza di acidi grassi insaturi rende anche i capelli fragili e opachi, quindi è importante per la bellezza dei capelli stessi.

L’organismo produce una sostanza naturale che ha un potere antivirale che è chiamata PGA 1. Per combattere le infezioni è necessario che i livelli di PGA siano il più possibile elevati, tanto che non si possono assumere integratori con PGA 1: l’unico modo per aumentare il livello è assumere gli Omega 3.

Gli Omega 3, infatti, sono i precursori di molecole biochimiche che si chiamano eicosanoidi e questi alla fine producono anche il PGA 1. L’effetto principale dell’assunzione di Omega 3 consiste nell’aumentare i livelli di AMP ciclico, sostanza che potrebbe inibire la replica dei virus, quindi è una cosa molto importante, specie nei periodi invernali.

Alcune ricerche hanno anche trovato che, nelle culture in cui ci si ciba di alimenti che hanno alti livelli di Omega 3, ci sono bassi livelli di depressione.

Il DHA, oltretutto, è coinvolto nello sviluppo nei bambini del sistema della vista ed il sistema neurologico.

Una dieta molto alta in Omega 3 riduce l’infiammazione, che è una componente molto importante dell’asma.

Alcune ricerche suggeriscono che gli Omega 3 aiutino a proteggere contro l’Alzheimer e la demenza, ed hanno un effetto positivo sulla perdita di memoria data dall’età.

Gli Omega 3 si trovano, come dicevamo, nel pesce, quindi se uno li vuole assumere con l’alimentazione, si sa che la cosa migliore è di prendere dei pesci oleosi, che hanno grandi concentrazioni di DHA ed EPA, che andrebbero mangiati non fritti.

Il problema, con l’assumere questo tipo di sostanze come il pesce, è che pesci tipo il tonno e così via, hanno elevate concentrazioni di mercurio perché negli oceani, purtroppo, lo assumono vivendo molto più a lungo ed hanno anche altre tossine. Questi pesci, quindi, che sono il pesce spada, lo squalo, il tonno e così via, avendo una grande concentrazione di queste sostanze tossiche, sono meno indicati, perché da un lato fanno bene ma dall’altro intossicano pure chi se ne alimenta.

Sarebbe meglio preferire dei pesci pescati, quindi non allevati come la trota ed il salmone. Il problema è che se noi assumiamo Omega 3 invece da altre sostanze, come gli oli ed i semi, questi hanno molte calorie quindi, se li mangiamo per assumere Omega 3, poi rischiamo però di assumere troppe calorie e quindi avere dei problemi anche di obesità.

Il fatto è che dalle fonti vegetali si possono ottenere gli Omega 3, ma si ottengono soprattutto a catena corta. Tipicamente si parta da semi di chia, semi di lino, semi di canapa, frutta secca.

Invece gli EPA e DHA a catena lunga si trovano soltanto nelle alghe e nei pesci.

In questo caso i pesci li assimilano dalle alghe che è la loro alimentazione principale e li convertono a loro volta in modo da farceli trovare già pronti nel loro corpo.

Sia le alghe che i pesci contengono Omega 3 a catena lunga quindi EPA e DHA, convertiti dal loro organismo e quindi possiedono tutte quelle proprietà benefiche per le quali sono famosi.

La percentuale di conversione invece di ALA, quella a catena corta, in EPA e DHA da parte del corpo umano è bassa. La stima è del dieci per cento nelle donne e del quattro percento negli uomini, ed in più la sintesi all’interno del corpo di questi acidi grassi richiede gli stessi enzimi metabolici che sono necessari per l’utilizzo degli Omega 6.

Gli Omega 6, quindi, sono preponderanti e quando si assumono gli Omega 6, quindi meno ancora si è in grado di sintetizzare gli EPA e di conseguenza i DHA.

Gli Omega 6 si trovano in quasi tutte le fonti di grassi vegetali e quindi, come abbiam detto, se il rapporto fra queste due tipologie di Omega 6 e gli Omega 3 è sbagliata è un problema; quindi se uno è vegano, è anziano, è un atleta oppure consuma poco pesce, specialmente pesce grasso, la cosa migliore è di assumere integratori.

Poi si può scegliere se usare integratori derivati da fonti vegetali, tipicamente alghe del mare o da fonte di pesce, tipicamente salmone, merluzzo, acciughe e così via.

Le persone con problemi cardiaci dovrebbero prendere 1 grammo al giorno di DHA ed EPA da olio di pesce; le persone che hanno invece una situazione di salute migliore, possono prendere dosi fino a quattro grammi al giorno.

Il fatto è che, se si hanno dei problemi cardiovascolari e livelli alti di trigliceridi, integrare con Omega 3 potrebbe aumentare il rischio di fibrillazione atriale, e questo produce delle aritmie, quindi un funzionamento irregolare del cuore.

Ecco perché è importante, più che, come diciamo in generale, ma specialmente in questo caso, consultarsi con un dottore prima di integrare con Omega 3, specialmente se si assumono anche altri tipi di sostanze, tipi di medicine o se si hanno problemi di cuore.

Non c’è una dose raccomandata giornaliera, ma la maggior parte delle organizzazioni mondiali sono d’accordo sul fatto che EPA e DHA, in una dose di 250 o 500 milligrammi al giorno, sia sufficiente per gli adulti per mantenere una salute ottimale.

Gli effetti collaterali più normali dell’ingestione di olio di pesce, sono la produzione di gas intestinali e ci sono degli integratori che hanno una specifica finitura superficiale che evita questo tipo di problema, ed evitano anche il ritorno di un gusto di pesce, quindi ci sono anche gli integratori che evitano questo tipo di effetto negativo.

Quello che succede, come per tantissime altre sostanze, possono andare in contrasto con medicine che operano sulla coagulazione del sangue.

Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.

Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.

Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.

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