Perche’ si invecchia: la gestione nel corpo umano dei prodotti di scarto e come questo influisce sui processi di invecchiamento

Per riprendere ancora una volta il nostro parallelo fra il corpo umano e la nave da crociera, parliamo oggi dei prodotti di scarto, dei rifiuti che si generano comunque nell’attivita’ normale della nave; lo stesso avviene per il corpo umano.

Sulla nave arrivano dall’esterno le derrate alimentari, arriva energia sotto forma di carburante, arrivano molti materiali che poi devono essere elaborati: il cibo chiaramente e’ grezzo e poi deve essere trasformato nelle portate dei ristoranti di bordo.

Allo stesso modo l’energia produce degli scarti; per esempio se si brucia del kerosene o della nafta si producono gas di scarico, ma anche soltanto l’elaborazione di materie prime (pensiamo a delle sbarre di acciaio che vengono lavorate nelle officine della nave per fare dei pezzi di ricambio) produrra’ comunque degli scarti, dei pezzi che comunque non servono piu’ a niente o che magari si accumulano In un angolo, esattamente come capita piu’ o meno nelle case di tutti: c’e’ sempre quel secchiello pieno di viti, bulloni e chiodi che dispiace buttare via e che ogni tanto puo’ servire perche’ un certo pezzo specifico e’ utile nella nostra attivita’ di bricolage.

Nel corpo umano e’ lo stesso: le attivita’ metaboliche producono degli scarti che non e’ che si possa far finta che non esistano, anzi, In qualunque organismo bisogna avere sistemi per gestirli; o li si butta via o li si mette da parte o li si trasforma In qualche maniera, cercando di riciclare sempre il piu’ possibile perche’ questa e’ la cosa piu’ intelligente da fare e l’evoluzione ci ha pensato molto.

Nel nostro corpo gli scarti che vengono prodotti hanno diverse forme; quelle piu’ normali che conosciamo tutti sono l’urina e le feci, che sono prodotte ed escrete, comunque buttate via dal corpo umano coi metodi che fin da piccoli impariamo ad utilizzare.

Pero’ ci sono altri scarti che sono meno immediati e meno conosciuti, alcuni perfino misteriosi, segreti e estremamente importanti.

Per cominciare quando parliamo di gas di scarico, quindi l’equivalente sulla nave di bruciare qualcosa per fare energia, per esempio la nafta, si producono dei fumi (inquinanti per carita’, quindi una cosa brutta); nel corpo umano e’ lo stesso: noi respiriamo ossigeno, con esso facciamo una serie di reazioni che servono internamente all’organismo e poi buttiamo fuori anidride carbonica.

L’anidride carbonica e’ una molecola che e’ molto acida, quindi se non riuscissimo a eliminarla completamente andremmo In acidosi e questo e’ uno stato che puo’ portare anche alla morte.

Anche le sostanze di ingresso devono arrivare In quantita’ giuste; immaginiamo, sempre nel parallelo della nave, se arrivasse piu’ nafta di quella che puo’ stare dentro i serbatoi della nave stessa: cosa potremmo fare?.

Se non potessimo fermare per qualche motivo il flusso di ingresso uscirebbe dai serbatoi, si diffonderebbe per tutta la nave e inquinerebbe tutto; sarebbero veramente un problema e sarebbe una pessima crociera!

Nel caso del corpo umano e’ pressappoco lo stesso; abbiamo due sostanze che sono molto importanti per il nostro organismo: il Glucosio, lo zucchero essenzialmente, e l’ossigeno.

Sappiamo di non poterne fare a meno, ovviamente, ma sono entrambe sostanze che hanno la possibilita’ di essere anche tossiche e di creare quindi dei problemi veramente importanti.

Durante l’evoluzione della vita In generale, molto prima che sul palcoscenico del pianeta arrivassero gli esseri umani, entrambi, l’ossigeno e il Glucosio, erano veramente rari da trovare e quindi tutti gli organismi si sono organizzati per fare In modo di prenderne al loro interno il piu’ possibile e soprattutto non sprecarli, di recuperarli e di mantenerli nel modo piu’ efficiente.

Pensiamo all’ossigeno: sappiamo tutti che e’ indispensabile; se pero’ ce ne fosse troppo avremmo dei problemi a livello dei Mitocondri e delle cellule In generale perche’ i radicali liberi, che derivano dall’ossigeno, produrrebbero molti danni che il sistema normale di mantenimento, che abbiamo visto In altri capitoli, non sarebbe In grado di sostenere.

Oltretutto la cosa molto importante e’ che un eccesso di ossigeno puo’ distruggere le nostre riserve di cellule staminali, come vedremo.

Il Glucosio, lo zucchero, e’ un discorso simile, ma ancora piu’ grave perche’ ci siamo evoluti In una situazione nella quale lo zucchero era veramente poco disponibile e tutti gli organismi hanno creato meccanismi molto complessi per assorbirlo, per metterlo da parte e per utilizzarlo In generale nel modo piu’ efficiente possibile.

E’ probabilmente per quello che tutti quanti abbiamo questo tipo di attrazione fortissima verso i cibi dolci e verso lo zucchero: perche’ dal punto di vista evoluzionistico era importante ovunque si trovasse qualcosa di dolce di assumerlo il prima possibile.

Quando assumiamo lo zucchero In qualunque forma la prima cosa che succede e’ che va nel nostro sistema digerente, viene assorbito e quindi ce lo ritroviamo poi nel flusso del sangue; a questo punto nel sangue lo zucchero arriva fino al fegato dove viene utilizzato parzialmente e una parte viene messa via per successivi utilizzi.

Lo zucchero viene messo via sotto forma di grasso; quando il corpo ha necessita’ di energia, di zucchero, e non ce n’e’ il fegato non fa altro che mandare dei segnali per utilizzare questo grasso; esso poi, tramite una serie di complesse reazioni che si chiamano gluconeogenesi, crea del nuovo Glucosio, dello zucchero circolante nel sangue.

Questa e’ una versione molto semplificata, ovviamente il processo e’ molto piu’ complesso, ma a grandi linee funziona cosi’.

Quando assorbiamo troppo zucchero il corpo non lo butta via, lo converte In grasso e questo grasso si accumula; nel caso ci fosse un qualche tipo di carestia questi accumuli di grasso vengono smantellati e viene prodotta energia, Glucosio, a partire dal grasso che e’ stato messo da parte.

Quello che succede con l’invecchiamento e’ che il corpo umano comincia ad aumentare sempre di piu’ l’effetto di immagazzinamento del grasso, indipendentemente dal fatto che ci sia o no una carenza o un eccesso di Glucosio, e cambia anche dove questo grasso viene stoccato.

Con l’invecchiamento il grasso viene sempre di piu’ stoccato, messo da parte, vicino ai visceri, negli organi interni, e questo si vede dall’esterno perche’ succede che tipicamente le persone di mezza eta’, specie gli uomini, hanno questo effetto della pancetta e questa e’ una chiara indicazione del fatto che la persona comincia ad avere 40, 50 o piu’ anni.

E’ difficile da combattere questo meccanismo, non capita tanto per il fatto che si mangia troppo, ma perche’ cambia proprio l’epigenetica, quindi la programmazione del corpo: piu’ zucchero viene convertito In grasso, anche se non ce ne sarebbe bisogno lo stesso viene messo da parte e quel grasso viene distribuito diversamente, soprattutto come grasso viscerale.

Chiaramente, abbiamo visto che ci sono dei modi per impedire questo: il digiuno intermittente, la riduzione calorica, l’attivazione dell’AMPKinasi e cosi’ via; li abbiamo visti In altri capitoli.

In questa storia c’e’ un attore molto importante: l’Insulina.

L’Insulina e’ una proteina prodotta nel Pancreas; il Pancreas ha cellule speciali che si chiamano cellule beta, dalle cellule beta l’Insulina circola e quello che fa e’ di fare In modo che il Glucosio posso entrare nelle cellule.

Senza l’Insulina non importa quanto zucchero ci possa essere circolante, questo zucchero non ha possibilita’ di entrare all’interno delle cellule.

Quindi l’Insulina e’ veramente fondamentale; non e’ che aumenta o diminuisce la quantita’ di zucchero, ma fa In modo che le cellule possano assorbirlo al loro interno.

In condizioni normali il Pancreas produce la quantita’ giusta di Insulina necessaria di volta In volta, che cambia ovviamente nel tempo perche’ In ogni istante l’organismo ha bisogno di regolare costantemente l’assorbimento del Glucosio, quanto ne mette da parte, se deve farne di nuovo e cosi’ via; l’Insulina e’ quindi una grossa componente di questo meccanismo ad orologeria molto complesso.

Se sorge un problema con l’Insulina tipicamente si parla di una malattia che e’ il Diabete.

Ci sono due tipologie di Diabete: il tipo 1 e il tipo 2.

Il Diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile, e’ essenzialmente una malattia autoimmune nella quale l’organismo crea degli anticorpi, normalmente quando si e’ bambini, che vanno a distruggere il Pancreas e quindi riducono la produzione di Insulina.

Con poca Insulina disponibile, o praticamente niente, i livelli di Glucosio nel sangue aumentano velocemente e le cellule non riescono ad assorbirlo, quindi praticamente muoiono di fame, una cosa veramente paradossale, ma e’ quello che succede In questo caso.

E’ un problema grosso e ci sono dei modi per curarlo, ma non e’ certamente il problema che capita piu’ di frequente.

Quello che capita maggiormente e’ il Diabete di tipo 2, un problema multifattoriale che deriva da tante cose diverse; capita sia negli adulti che nei bambini ed e’ la malattia tipica, praticamente, del consumismo e dell’occidente.

Tipicamente nel mondo occidentale si consuma troppo zucchero.

Lo zucchero e’ messo dappertutto, nei posti piu’ strani; In realta’ non e’ che, semplicemente non mettendo lo zucchero nel caffe’, si puo’ evitare di assumerne troppo, perche’ lo zucchero e’ messo In tantissimi cibi e soprattutto, per esempio, nelle bevande gassate: se uno beve queste bevande gassate, buonissime e dolcissime, non si rende conto che In una lattina una grossa parte e’ zucchero, essenzialmente.

A questo punto che succede?

L’inserimento continuo di zucchero nel corpo, In quantita’ esagerate rispetto alle necessita’, costringe il corpo a produrre sempre piu’ Insulina che porta il Glucosio nelle cellule e poi da li’ succedono molte cose e va anche ad accumularsi come grasso.

Il problema e’ che lo stimolo continuo a produrre Insulina nel Pancreas lo mette sotto stress; ad un certo punto questa richiesta continua e fuori norma produce lo stesso effetto che si ha nel far girare al massimo per troppo tempo un motore: questo motore ad un certo punto comincia a rompersi, non ce la fa piu’.

Ad un certo punto quindi il Pancreas non ce la fa piu’ a produrre l’Insulina necessaria.

Con l’Insulina sempre meno disponibile il Glucosio rimane In giro per il sistema cardiocircolatorio e non viene assorbito nelle cellule: sta li a galleggiare.

Il corpo cerca di limitare questa concentrazione eccessiva e quindi si ha un effetto diuretico.

Con effetto diuretico si intende che il corpo comincia a cercare di togliere lo zucchero dal sangue tramite i reni e eliminarlo tramite l’urina.

A questo punto quindi le persone che cominciano a sviluppare il Diabete, di tipo 2 specialmente, cominciano ad andare In bagno molto piu’ di frequente e soprattutto hanno questo tipo di urina particolare che profuma di dolce; questo, In tempi In cui non c’erano esami sofisticati come oggi, era una chiara indicazione del fatto che la persona aveva sviluppato il Diabete.

Nonostante questo tipo di effetto il Glucosio In eccesso rimane nel sangue, va In giro e causa tutta una serie di problemi In quasi qualsiasi parte del corpo; per esempio si forma la cataratta negli occhi, ci sono dei problemi con i nervi, ci sono una riduzione del funzionamento e malattie dei reni, difficolta’ a far guarire i tessuti da tagli e da qualunque problema di questo tipo, c’e’ anche una distruzione di vene e arterie.

Il Diabete e’ una malattia davvero molto grave.

Come si fa a sapere se uno e’ diabetico al giorno d’oggi senza annusarne le urine?

Sono stati sviluppati negli anni dei test di laboratorio che vanno a rilevare dei valori nel sangue dello zucchero e dei numeri che determinano un minimo e un massimo al di fuori dei quali c’e’ qualcosa che non va.

Addirittura ad un certo punto si e’ visto che bisognava creare un altro tipo di categoria: i prediabetici.

Sono persone che stanno per diventare diabetiche, probabilmente se vanno avanti cosi’ lo diventeranno, e quindi bisogna cominciare a curarle; tipicamente vengono somministrate loro delle medicine per cercare di ridurre il livello di zucchero nel sangue e viene loro consigliato di cambiare la dieta e cominciare a fare dell’esercizio.

Pensate che la dieta Paleo, quella che si rifa’ a cio’ che mangiavano i cacciatori-raccoglitori 30/40000 anni fa e che essenzialmente dice di non mangiare nessun cibo elaborato e nessun tipo di carboidrato o di latticini, era una dieta sviluppata inizialmente per la cura del Diabete e si e’ visto che aveva un certo successo.

Chiaramente tutti questi livelli che uno deve vedere se supera, non supera, se e’ sopra il minimo, sotto al massimo e cosi’ via, sono abbastanza teorici.

Sono veri, ma In realta’ tutti siamo prediabetici, soprattutto In occidente.

I tipici sintomi del Diabete sono quelli che vediamo svilupparsi comunque con l’invecchiamento.

Si puo’ anche non essere diabetici o prediabetici, ma l’accumularsi per decenni dello zucchero nel sangue, anche un pochino sopra il livello minimo, alla fine produce comunque gli effetti del Diabete stesso, anche se non sviluppi il Diabete veramente; questo perche’ lo zucchero nel sangue dovrebbe essere a livelli veramente bassi.

Per la maggior parte della nostra vita evolutiva abbiamo sempre avuto pochissimo zucchero nel sangue, perche’ non e’ che ci fossero In giro da mangiare dei dolcetti per fare colazione con i biscottini, il caffelatte e cosi’ via.

Quando eravamo cacciatori-raccoglitori, quindi essenzialmente la maggior parte della vita dell’umanita’ (perche’ e’ da pochissimi anni che si puo’ mangiare tutto quello che si vuole, anzi fin troppo) non e’ che ci fossero i biscottini, ma soprattutto non c’era neanche per esempio tanta frutta.

Voi direte “ma la frutta e’ una cosa naturale che fa bene”.

Si’, pero’ immaginatevi nella savana africana 40000 anni fa: non c’erano le coltivazioni di frutta; se c’era una bella fragola che veniva fuori naturalmente nel terreno (fantastica e biologica) non e’ che la trovavi facilmente li, pronta per essere raccolte e mangiata quando era natura, perche’ non piaceva soltanto a te, piaceva anche ad un sacco di altri animali che stavano girando per la savana, affamati quanto te.

Tipicamente era difficile trovare un frutto maturo, facile da raccogliere e non ancora smangiucchiato o completamente finito da altri animali e quindi non era cosi’ facile che arrivasse zucchero nel sangue, per questo lo desideravamo tantissimo.

A questo punto capite bene che anche un livello di zucchero minimo del giorno d’oggi, anche se non ci si uccide di bevande gassate, di dolci, di frutta e cosi’ via, e’ sempre molto di piu’ di quello che c’era In passato.

Quindi questo zucchero nel sangue e’ troppo comunque, va In giro per tutto l’organismo e crea un sacco di problemi.

Essenzialmente il Glucosio, lo zucchero, e’ appiccicoso; lo vediamo anche semplicemente prendendo In mano una qualsiasi caramella o cosa zucherata: se ci metti le mani sopra lo senti che e’ appiccicosa.

Lo zucchero e’ appiccicoso anche a livello molecolare, quindi anche quando e’ In giro per il sangue sottoforma di singola molecola e’ appiccicoso ugualmente.

Essendo appiccicoso, si attacca dappertutto; immaginiamo, sempre per fare l’esempio della nave da crociera, se cominciassimo ad avere torte dappertutto fino a non sapere piu’ dove metterle: cadono dai carrelli, si appiccicano sui muri, andando In giro troveresti tutto quanto coperto di una sostanza appiccicosa; alcune cose, dei meccanismi, anche dei circuiti elettrici o degli interruttori, comincerebbero ad essere bloccati, intasati da questo zucchero che poi si cristallizza, sta li’ e diventa perfino duro.

Un interruttore del muro che non funziona piu’ farebbe si che non potresti accedere facilmente la luce In camera tua quando torni In cabina.

Nel corpo umano il Glucosio si attacca alle proteine, ai lipidi, al DNA, al collagene, praticamente a qualunque cosa; questo processo e’ chiamato Glicazione Non Enzimatica ed e’ normalmente irreversibile.

Succede che una volta che questo Glucosio si e’ attaccato, si e’ fuso con altre molecole, non e’ piu’ possibile staccarlo e farlo tornare indietro; c’e’ una condizione necessaria, al di la’ della concentrazione elevata nel sangue, perche’ la Glicazione succeda: lo stress ossidativo.

Abbiamo gia’ visto che c’e’ tanto stress ossidativo In giro nei normali organismi e i radicali liberi, che abbiamo visto In capitoli precedenti, accelerano l’effetto di appiccicosita’ dello zucchero.

E’ ancora peggio di cosi’ perche’ lo zucchero si appiccica anche a queste molecole di radicali liberi e ne produce ancora di piu’ con questo processo, quindi si crea un circolo vizioso veramente terribile.

Questa combinazione di zucchero, che tipicamente e’ Glucosio o Fruttosio, si appiccica su una molecola grazie ad uno stress ossidativo presente nell’ambiente e crea qualcosa e’ chiamato AGE (Advanced Glication Endproduct); questo AGE si accumula nel tempo, quindi piu’ si e’ anziani, piu’ se ne ha accumulato In giro.

L’AGE non e’ una molecola specifica, si chiamano In questo modo tutta una serie di molecole dove c’e’ questa unione fra zucchero e un qualche tipo di altra sostanza dell’organismo; ci sono piu’ o meno una ventina di differenti molecole che sono tutte quante chiamate AGE, ma hanno una base un po’ diversa una dall’altra, a seconda di cosa lo zucchero ha trovato per appiccicarsi.

Normalmente la formazione di questo AGE non e’ velocissima, ci possono volere delle settimane, anche dei mesi, e quindi va ad appiccicarsi a substrati che hanno una vita piu’ lunga: abbiamo visto In altri capitoli che alcune cellule hanno una vita lunga, per esempio quelle del cervello sono eterne, durano per tutta la vita dell’organismo, alcune invece vivono solo poche ore o pochi giorni.

Il collagene e’ uno dei primi obiettivi dell’AGE.

Quando l’AGE va a formarsi sul Collagene ne compromette la sua integrita’ strutturale e quindi succede che esso non riesce piu’ a supportare qualche altra struttura nella quale lui fa da collante o da impalcatura.

Che tipo di tessuti vengono colpiti In questo modo?

Vengono colpiti i nervi, le ossa e le lenti che abbiamo negli occhi.

In condizioni molto piu’ patologiche, come una grande concentrazione del Glucosio, una grande temperatura e un grande stress ossidativo, queste reazioni tuttavia possono capitare In poche ore e vanno a colpire quindi anche molecole che normalmente avrebbero una vita piu’ breve, come gli ormoni e gli enzimi.

Quando l’AGE si va a formare su queste molecole o queste strutture complesse la loro funzionalita’ e’ perduta; perdere degli enzimi, delle proteine o degli ormoni e’ grave, perche’ sono sostanze che servono a segnalare delle cose In giro per il corpo, oppure ad attivare delle reazioni che altrimenti non capiterebbero o ci metterebbero molto piu’ tempo.

Capite bene che se andiamo a perdere queste cose e’ un po’ come se In giro per la nave ci fossero quelle tessere d’accesso che passi sulla porta per aprirla per l’equipaggio: si sporcano di torta e sono cosi’ sporche che quando si passano sulla porta non aprono piu’.

Capite bene che e’ una condizione grave, perche’ a questo punto il membro dell’equipaggio che avrebbe bisogno di entrare per fare un qualche lavoro non lo puo’ piu’ fare e questo quindi, se lo moltiplichiamo per centinaia o migliaia di situazioni, fa si’ che tutta la nave non funzioni piu’ bene e per il nostro corpo e’ piu’ o meno lo stesso.

La glicazione delle proteine e’ considerato il problema piu’ grande, perche’ abbiano visto In altri capitoli che le proteine sono fondamentali, sono i “mattoni” di tutto quello che costituisce ogni cosa che e’ vivente nel corpo umano, ma anche In ogni altro organismo; quindi perdere delle proteine vuol dire perdere delle grosse parti di quello che e’ cio’ che deve circolare nell’organismo.

Addirittura, visto che si attacca uniformemente su tutte le proteine, possiamo andare a vedere cosa succede ad una specifica proteina del plasma, che viene completamente ricoperta dall’AGE; questa proteina specifica puo’ essere misurata e questo puo’ darci un’indicazione indiretta di quanto AGE c’e’ nell’organismo.

Quella che e’ piu’ utilizzata come test di laboratorio e’ quella misurata normalmente per il Diabete: si chiama hga1c, l’emoglobina A 1 C che e’ una particolare struttura dove c’e’ una molecola di zucchero attaccata a una molecola di emoglobina.

Questa misurazione normalmente serve ai diabetici per verificare il livello di controllo del Glucosio durante un periodo abbastanza prolungato, per i non diabetici questo viene utilizzato normalmente per vedere quanto AGE viene depositato nel corpo; ovviamente il livello deve essere il piu’ basso possibile, senza arrivare al punto di soffrire la fame e morire quindi per conseguenza.

Forse non sentirete parlare molto spesso di questo, perche’ questa molecola e’ stata identificata nel 1955, ma il fatto che l’applicazione di questa proteina fosse collegata all’invecchiamento e alle patologie ad esso collegate non e’ stato rilevato fino ai tardi anni ’80.

Il Collagene e l’Elastina sono importanti proteine che danno l’integrita’ strutturale al nostro organismo; si trovano nella pelle, nelle ossa e anche nei vasi sanguigni, soprattutto nelle pareti delle arterie.

Il Collagene qui con l’Elastina produce sia la robustezza di questo “tubo”, sia lo rende flessibile per adattarsi alla pressione sanguigna che cambia nel tempo; si allarga o si restringe a seconda di quello che serve e a seconda anche del battito cardiaco; sappiamo che l’indurimento di queste arterie e’ quello che poi produce l’aumento della pressione che e’ tipico dell’eta’.

Il Collagene non e’ molto estensibile, puo’ estendersi circa del 10 per cento, mentre invece l’Elastina puo’ diventare praticamente fino al doppio di quello che e’ e tornare indietro, quindi e’ molto piu’ elastica, da questo il nome.

Con l’invecchiamento abbiamo detto che le arterie diventano successivamente piu’ rigide, quello che succede e’ che se un tubo rimane sempre dello stesso diametro, ma ci deve passare piu’ sangue dentro, per normali leggi della fluidodinamica aumenta la pressione del fluido.

Se le arterie diventano rigide fanno si’ che quando c’e’ piu’ bisogno di flusso sanguigno la pressione vada su, quindi questa pressione alta e’ abbastanza banale, se vogliamo, come effetto: e’ data dal fatto che le “tubazioni” del nostro organismo sono diventate piu’ dure rispetto a quando eravamo piu’ giovani.

Soprattutto questa cosa fa si’ che passi meno sangue e ne arrivi quindi di meno agli organi che ne richiederebbero, ma anche all’aumentare della pressione, che non puo’ superare comunque certi livelli, di sangue non ne passa abbastanza per unita’ di tempo e quindi alla fine gli organi vengono sottoalimentati; questa e’ una tipica situazione che si vede nel Diabete, ma capita a tutti con l’invecchiamento.

Qui l’AGE ha un ruolo veramente importante, perche’ va ad attaccarsi su questa rete di molecole e fa si’ di non renderle piu’ cosi’ elastiche, fa si’ che loro non possano piu’ scivolare una sull’altra come facevano prima.

E’ un po’ come se avessimo tutto un sistema di elastici intrecciati e ad un certo punto arrivassero In giro delle gocce di cera fusa: la cera fusa quando si solidifica fa si’ che questi elastici non possano piu’ scivolare uno sull’altro e si blocchino.

Se abbiamo delle gocce In giro da tutte le parti una tubazione fatta da tutti questi elastici intrecciati comincia ad essere bloccata In un punto, bloccata In un altro, e diventa dura; addirittura se abbiamo una forma regolare di trama e ordito, un po’ come nel tessuto, se si tira troppo e questo non e’ piu’ elastico e non puo’ muoversi, ci sono degli strappi.

Questi strappi poi vengono anche magari riparati, ma quello che succede alla fine e’ che non abbiamo piu’ un andamento regolare del tessuto, abbiamo un sacco di strappi e di toppe dappertutto che chiaramente creano un sacco di problemi e un deficit strutturale.

Questo vale per tutti i tessuti che si appoggiano sul Collagene, non soltanto quindi vene e arterie, ma abbiamo anche problemi In altri posti: per esempio anche il cuore diventa piu’ rigido e alla fine si puo’ avere un attacco di cuore perche’ anch’esso se non e’ molto elastico non puo’ pompare liberamente come faceva prima; chiaramente c’e’ una riduzione delle prestazioni, quindi nel getto di sangue che viene pompato ogni secondo, ma alla fine si puo’ arrivare anche appunto all’infarto.

Capita anche In punti del corpo che sono magari meno mortali: capita nella pelle.

Nel tempo la pelle, che da giovani e’ elastica e ha questa capacita’ molto bella di essere lisca e adattarsi alla conformazione del corpo, perde questa capacita’ di mantenere una certa forma specifica.

Lo stesso capita con i muscoli; anche i muscoli cominciano a funzionare meno bene perche’ sono inondati di AGE che si attacca dappertutto e quindi anche le cellule muscolari cominciano ad avere gli stessi problemi.

Un altro obiettivo dell’AGE molto pericoloso e’ il DNA.

Il DNA e’ danneggiato dall’AGE che ci si va ad attaccare sopra perche’ praticamente, come abbiamo visto, la doppia catena, la doppia elica del DNA e’ avvolta e questa struttura potrebbe frammentarsi, potrebbe perfino aprirsi e quindi possono capitare ogni tipo di errori: possono esserci delle mutazioni, degli strappi, delle inserzioni e dei cancellamenti.

Abbiamo visto che il corpo umano ha dei meccanismi di riparazione di questo tipo di danni del DNA, ma se si accumulano e diventano sempre di piu’ ad un certo punto si perde anche l’informazione che era memorizzata In quel DNA stesso e quindi alla fine tutta la cellula deve essere buttata via, come abbiamo detto, o diventa mutata, il che puo’ essere molto pericoloso perche’ puo’ produrre il cancro oppure diventa senescente.

L’AGE non va soltanto ad attaccarsi In giro con reazioni chimiche, ma le cellule stesse hanno dei recettori per l’AGE.

Le molecole di AGE si attaccano a questi recettori e vanno quindi a creare ancora piu’ danni.

I tessuti che hanno recettori per l’AGE sono moltissimi: c’e’ il cuore, ci sono i polmoni, i muscoli e addirittura singole cellule come i Macrofagi o gli adipociti, anche cellule endoteliali nelle pareti dei vasi sanguigni.

L’AGE quando si collega ad un recettore potrebbe fare qualcosa di positivo, perche’ viene incorporato nella cellula e alla fine viene anche distrutto e i pezzi vengono recuperati; questo e’ un comportamento positivo, ma purtroppo la maggior parte del tempo quello che succede invece e’ un’altra cosa: l’AGE si attacca ai recettori e attiva delle funzionalita’ distruttive: specificamente attiva una sequenza di reazioni infiammatorie perche’ va ad attivare il famoso fattore nucleare nfkbeta, che abbiamo visto essere un agente molto forte all’inizio di una catena di reazioni che provocano effetti infiammatori.

Questi effetti infiammatori a loro volta vanno a produrre ancora piu’ recettori, quindi questo e’ un altro circolo vizioso molto negativo.

Per esempio nelle cellule endoteliali, che sono quelle che fanno da “piastrelle” e che rivestono l’interno dei vasi sanguigni, questa catena di reazioni va ad aumentare la permeabilita’ dei vasi sanguigni stessi.

Questi vasi sanguigni quindi diventano dei tubi con delle crepe, perdono e dei fluidi che non dovrebbero uscirne vanno a essere rilasciati nei tessuti circostanti e causano quindi gonfiore, edema; questo consente anche il fatto che dei lipidi, dei grassi, vadano ad infilarsi In queste fessure e questo probabilmente e’ il primo passo per arrivare all’aterosclerosi.

Questo alla fine produce una specifica patologia che va a diminuire il flusso di sangue In giro per il corpo.

L’attivazione di questi recettori dell’AGE nelle piastrine e nei globuli bianchi va ulteriormente ad incrementare la produzione dei fattori infiammatori come l’interleuchina 1, il tnf alfa e cosi’ via.

Sempre piu’ ricercatori sono convinti che bisogna studiare l’AGE e la sua associazione con specifici recettori che sono chiamati RAGE perche’ sono la chiave per capire l’arteriosclerosi e praticamente quasi tutti i problemi che sono associati col restringimento dei vasi sanguigni, con l’infarto, con gli attacchi di cuore e cosi’ via; probabilmente anche il cancro.

Per rendere ancora piu’ complicate le cose succede che, oltre a tutta queste serie di reazioni interne che producono l’AGE, andiamo a mangiare del cibo, delle sostanze In cui c’e’ gia’ AGE determinato da reazioni esterne al nostro corpo.

Da dove arriva l’AGE dall’esterno?

Innanzitutto arriva dal fumo di sigarette e anche da cibi specifici.

La cosa piu’ importante non e’ proprio l’elenco di cibi che ce l’hanno, ma l’elenco dei metodi di preparazione di questi cibi che fanno si’ di aumentarne il contenuto di AGE.

Questi metodi sono tutti quelli che sono utilizzati per i cibi elaborati, quindi salumi, insaccati e cose di questo tipo, qualunque cibo che non e’ quasi grezzo e naturale.

Qualunque cibo che sia cotto facendo In modo che diventi piu’ “scuro” e cibi che hanno una grande quantita’ di lipidi e proteine, tecniche di cottura asciutte; per esempio la fermentazione, la griglia, il fritto, l’arrosto, il forno e il barbecue.

Quindi molti esperti dicono che se vogliamo ridurre quanto AGE andiamo ad assumere dal mondo esterno dovremmo cucinare a basse temperature per un tempo molto piu’ lungo e usando molta piu’ acqua; la cosa migliore per esempio sono la bollitura e la cottura a vapore.

Cambiare questo tipo di alimentazione e il tipo di cottura che e’ utilizzata per produrre i cibi si e’ visto che e’ estremamente efficace nel controllare gli effetti del Diabete.

Dipende anche molto da che tipo di zuccheri andiamo a consumare: In realta’ il Glucosio di cui si parla di continuo e’ una molecola abbastanza stabile e ha una bassa reattivita; il Fruttosio per esempio e’ sette volte e mezzo piu’ reattivo del Glucosio e quindi crea molto piu’ AGE; quindi paradossalmente anche se ha un nome piu’ “carino” dovremmo cercare di evitare cibi che hanno un elevato contenuto di Fruttosio.

Gli organismi da parte loro hanno sviluppato nel tempo sistemi per cercare di rimuovere questo AGE, il primo In assoluto che abbiamo visto e’ quello tramite le urine; chiaramente questo pero’ puo’ avere delle difficolta’ se una persona ha dei problemi ai reni; chi fa la dialisi ha la possibilita’ di eliminarne molto di piu’ rispetto agli altri.

L’AGE puo’ essere poi distrutto nell’organismo In una reazione chiamata Proteolisi Extracellulare, cha avviene al di fuori delle cellule.

Sono degli enzimi che vanno In giro autonomamente e possono quindi ribaltare il processo se riescono a trovare l’AGE In una delle prime fasi di reazione che va verso la molecola finale.

Questi meccanismi erano sufficienti quando si mangiava poco zucchero, quindi come dicevamo tante migliaia di anni fa con una dieta povera di carboidrati e zuccheri, da cacciatori-raccoglitori; oggigiorno non sono piu’ sufficienti per gestire il continuo inserimento, da parte di quello che mangiamo tutti i giorni, di zucchero nel sangue.

Quello della formazione dell’AGE e’ un processo che e’ attivo In tutti noi; questo processo si vede piu’ rapidamente entrare In campo, se ne vedono piu’ rapidamente purtroppo gli effetti perniciosi, nei pazienti diabetici e In coloro che hanno dei problemi renali, ma la stessa cosa capita a tutti costantemente; soltanto e’ piu’ lenta.

Visto che parliamo di antiage che cosa prevede un trattamento di antiinvecchiamento per cercare di limitare questo accumulo dell’AGE?.

Prima di tutto bisogna cercare di prevenire che si formi, quindi dovremmo limitare gli zuccheri e l’ossidazione; tutte le sostanze di cui parliamo che sono antiinfiammatorie e che evitano la formazione di radicali liberi aiutano moltissimo per ridurre la formazione dell’AGE.

Ridurre l’assunzione di zucchero e abbassare i livelli di zucchero nel sangue, molte sostanze che lo fanno le abbiamo illustrate, e’ assolutamente un’altra cosa da fare.

Ci sono poi delle sostanze specifiche che possono bloccare la catena di reazioni che produce l’AGE: una e’ l’Aminoguanina, sviluppata nel 1986, e’ stata la prima proposta per trattare questo tipo di situazione; il problema e’ che ha degli effetti collaterali piuttosto forti, come infarto e cosi’ via, che quindi ne sconsigliano l’assunzione.

C’e’ poi la Piridossamina, che e’ un inibitore della formazione dell’AGE ed e’ un tipo di vitamina B6 e blocca diversi passi nel processo.

Un altro e’ l’Idralazina, che e’ un particolare medicinale usato per trattare la pressione alta del sangue e impedisce anche la formazione dell’AGE.

Puo’ anche ridurre la Glicazione, quindi puo’ effettivamente andare a staccare lo zucchero dalle molecole dove si e’ attaccato; e’ una sostanza che richiede la prescrizione medica e abbassa la pressione del sangue, quindi chiaramente non puo’ essere prese “a capocchia” e richiede sempre, come tutte le sostanze di cui parliamo, comunque un passaggio da un medico di fiducia che conosca la situazione specifica di ogni singola persona.

Un’altra sostanza con un nome complicato e’ il Cloruro di Alagebrio, e’ stato sviluppato espressamente per andare a distruggere le molecole di AGE, ma purtroppo la compagnia che lo stava portando avanti come ricerca e’ andata In bancarotta e non abbiamo questo tipo di terapia.

Altre due sostanze di cui abbiamo parlato che possono ridurre l’AGE sono la Metformina e la Carnosina.

L’AGE ha un particolare problema sulle cellule che hanno una vita piu’ lunga: e’ un problema perche’ le cellule come quelle del cervello devono vivere per tutta la vita dell’organismo, dato che devono essenzialmente ricordarsi le cose, mentre invece altre cellule che hanno una vita piu’ breve e vengono cambiate piu’ spesso non hanno bisogno di essere mantenute per tutto questo tempo, per esempio quello dell’intestino.

Le cellule con la vita piu’ lunga hanno una grande necessita’ di sistemi di riciclo perche’ le sostanze di scarto che vengono prodotte internamente si accumulano e non possono essere portate fuori con la distruzione della cellula, come avviene con quelle che invece hanno una vita piu’ breve.

Qualunque cellula durante la sua normale attivita’ metabolica produce radicali liberi, ossidanti e tossine e questi possono produrre dei problemi.

Anche gli organelli interni come i Mitocondri prima o poi si guastano e quindi devono essere messi da parte.

Ci sono vari meccanismi di riparazione che fanno si’ di recuperare quello che e’ recuperabile e poi c’e’ il processo dell’Autofagia, che come abbiamo detto vuol dire “mangiarsi da soli”, che agisce In modo particolare: tutte le parti cellulari e le strutture che hanno bisogno di essere riciclate vengono fagocitate, ingoiate da delle vescicole, da dei “sacchettini” speciali che sono chiamati Lisosomi.

Questi lisosomi hanno dentro molti enzimi e un ambiente molto acido; questo insieme e’ In grado di dissolvere praticamente qualunque cosa; i singoli pezzi dell’elemento che viene riciclato vengono separati, un po’ come i mattoncini Lego, come se si smontasse un modellino, e diventano molecole riutilizzabili.

Questo meccanismo e’ molto importante ed e’ stato sviluppato dall’evoluzione perche’ si fa prima a riciclare cose gia’ complesse piuttosto che farle da zero.

Tuttavia i Lisosomi non sono perfetti e non possono smontare praticamente tutto quello che ingoiano; alcuni blocchi di molecole sono troppo duri, sono troppo difficili da smontare e quindi una piccola percentuale di questa cosa che viene digerita rimane comunque dentro la vescicola come “immondizia” non riciclabile.

Cosa fa a questo punto la cellula?

La mette da parte e quindi si accumula In un qualche angolo della cellula e questa accumulazione continua ha un nome: Lipofuscine.

Addirittura la quantita’ misurabile di Lipofuscine e’ un indicatore dell’eta’ biologica di un organismo, che puo’ essere molto diversa da quella anagrafica.

Le macchie che vediamo sulla pelle quando invecchiamo sono fatte da Lipofuscine; le si puo’ vedere praticamente dappertutto ed e’ possibile trattarle con il laser, ma i laser possono solo rimuovere le cellule piene di Lipofuscine a livello superficiale, purtroppo le Lipofuscine si accumulano ovunque, In qualunque tessuto del corpo: nel cuore, nei nervi e nel cervello.

Il volume stesso di queste Lipofuscine comincia a diventare sempre piu’ pesante; ad un certo punto le cellule invecchiate possono riuscire ad arivare anche al 40 per cento del loro spazio occupato da Lipofuscine.

Sono stati esaminati i neuroni della corteccia motoria di un centenario e si e’ visto che addirittura questi avevano il 75 per cento dello spazio occupato da Lipofuscine!

I Lisosomi stessi sono In quantita’ limitata e ad un certo punto, quando cominciano ad essere ingolfati di lipofuscine, non riescono piu’ a funzionare per disintegrare altre cose; a questo punto non sono In grado di riciclare degli altri organelli che si ritrovano ad essere guasti e quindi questi continuano a funzionare, ma In modo non efficiente.

Quindi avremo dei Mitocondri vecchi che producono meno ATP, che e’ la molecola dell’energia dell’organismo, mentre creano sempre di piu’ radicali liberi perche’, come abbiamo visto, cominciano a rompersi, cominciano ad avere membrane non perfettamente a tenuta e quindi le cellule cominciano a danneggiarsi sempre di piu’ In una reazione negativa.

Chiaramente le specie reattive dell’ossigeno e i radicali liberi, andando a colpire la cellula, fanno si’ di aumentare anche l’accumulazione delle Lipofuscine, perche’, come dei proiettili sparati, possono colpire gli organelli e i componenti e danneggiarli; c’e’ sempre piu’ bisogno di riciclarli e di smantellare quelli vecchi.

Avere un eccessivo stress dato dai radicali liberi In giro per l’organismo produce una velocita’ maggiore di accumulazione delle lipofuscine.

La velocita’ di accumulo delle lipofuscine dipende dalla quota di stress ossidativo delle proteine, dalla funzionalita’ dei sistemi di riparazione dei Mitocondri e dalla funzionalita’ dei Lisosomi.

Il turnover di Mitocondri, cioe’ il fatto che si mettano via quelli non piu’ funzionanti e se ne creino di nuovi, va declinando; ci sono dei modi per ridurre la velocita’ di accumulo delle Lipofuscine e addirittura In alcuni casi perfino rimuoverle; una sostanza che aiuta per questa cosa e’ la Curcumina, della quale abbiamo gia’ parlato.

La Curcumina non riduce soltanto l’accumularsi delle Lipofuscine, ma In diversi studi si e’ visto che va a rimuovere quelle che si sono accumulate, per esempio nelle aree celebrali.

Questo problema delle Lipofuscine non c’e’ soltanto per le cellule cerebrali, c’e’ per le altre cellule di tutto il sistema nervoso, per il muscolo cardiaco, i muscoli scheletali, le cellule del Pancreas e le cellule della retina.

Tutti tessuti che sappiamo degradarsi nel tempo; questo deterioramento e’ dovuto In gran parte alle Lipofuscine, quindi andare a trattare questo tipo di situazione e’ molto importante per i trattamenti antiage.

Sappiamo che i problemi del muscolo cardiaco producono malattie di cuore e alla fine infarto, la principale causa di morte In occidente, i problemi nel Pancreas producono il Diabete e i problemi nelle cellule della retina producono una riduzione della capacita’ visiva.

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