Cominciamo da oggi una serie di video con incontri con medici e professionisti della salute per una visione sul campo degli effetti dell’invecchiamento e di come porvi rimedio in un’ottica antiage: dalla teoria dei nostri articoli e video a un dialogo divulgativo con persone che ogni giorno ci aiutano dal vivo.
Tanti di voi ci scrivono lamentandosi del fatto che i medici sono un po’ rudi, alcuni sono sbrigativi, non ti seguono e cosi’ via.
Teniamo conto che la maggior parte dei medici che lavorano sul campo sono sottoposti a pressioni fortissime, hanno pochissimo tempo da dedicare a ogni singolo paziente perche’ sono inseriti in una specie di “catena di montaggio” perversa che non lascia loro la possibilita’ di dedicarsi a pieno come vorrebbero ad ascoltare la storia e i problemi percepiti da tutte le persone che vanno da loro.
Non tutti i medici pero’ sono come quelli di cui molti di voi si lamentano e quindi diamo voce a chi vede il suo lavoro come una missione e condivide il punto di vista del Movimento Estensione Vita sull’invecchiamento come una malattia dalla quale si generano quasi tutte le altre.
Se anche tu sei un professionista che ha la passione di migliorare la vita delle persone, un medico o un ricercatore, mandaci un’email a info@movimentoestensionevita.org: La redazione si mettera’ in contatto con te e magari potremo offrire al nostro pubblico un’intervista dove parleremo insieme di cosa in pratica le persone possano fare e quale sia la tua esperienza diretta sul campo.
Oggi inauguriamo i video dei dialoghi in diretta con professionisti abilitati sul campo che hanno esperienza diretta del contatto con le persone che si distinguono per essere piu’ attenti ed avere anche magari piu’ tempo rispetto ad altri per seguire i casi di ciascuno.
Cominceremo quindi con Andrea Militello che e’ un fantastico urologo che ci ha contattati: ha lo studio a Roma ed e’ una persona squisita, estremamente preparato; ha vinto molti premi ed e’ una persona con la quale fa piacere anche solo parlare del piu’ e del meno, davvero gentile e molto organizzato.
Cominceremo quindi pubblicando una prima parte del nostro dialogo riguardante il discorso in generale dell’andrologia, quindi dei problemi, anche sessuali, prevalentemente maschili, ma non solo, perche’ poi ci sposteremo sull’endocrinologia e vedremo come il dottor Militello stia andando in quella direzione perche’ si e’ reso conto sempre di piu’ anche lui che e’ l’invecchiamento la vera malattia da combattere e per combatterlo c’e’ da verificare la deriva ormonale a cui tutti siamo sottoposti con l’invecchiamento.
Quindi vedremo da una persona molto preparata quali sono gli esami da fare, quali sono le sostanze da prendere e come tutto questo poi va a colpire quello che portiamo avanti ogni giorno come missione del Movimento Estensione Vita.
Buongiorno dottor Militello.
Salve, benvenuto; in questo studio svolgo la mia professione, la professione di urologo e andrologo, da piu’ di trent’anni.
Diciamo sicuramente che e’ la passione che mi ha portato poi ad approfondire le conoscenze nell’urologia e nell’andrologia che occupano ormai dieci ore della mia giornata, dal punto di vista sia clinico che diagnostico.
Vediamo un po’ qua i vari awards sulla parete: qui abbiamo la laurea, e va bene, tutte le varie cose, pero’ ci sono quelli particolarmente piu’ moderni, no?
Nel 2014 e 2018, inaspettatamente devo dire, sono stato indicato, e’ inutile che faccia il finto modesto, come l’urologo e l’andrologo piu’ valutato d’Italia in urologia da parte dei colleghi, ma anche dei pazienti.
La cosa chiaramente e’ stato un doppio piacere perche’ avere la parte di valutazione da parte dei pazienti per un medico penso che sia il premio migliore e mi sembrava giusto farli vedere.
Come si ottiene questo risultato con i pazienti?
Bisogna essere molto simpatici, perche’ normalmente i pazienti si lamentano che i medici sono un po’ sbrigativi, quindi lei cosa fa invece?
Li considera piu’ a lungo?
Quanto tempo passa mediamente con ogni paziente?
Quello che dice e’ giustissimo perche’ talvolta purtroppo il medico, specialmente nella medicina convenzionale, e’ sbrigativo, veloce, vuole andare subito alla diagnosi e alla terapia.
Non voglio disegnarmi come l’eccezione assoluta pero’ perlomeno, anche quantizzando, i miei 30 minuti di tempo per una visita sono importanti, innanzitutto per conoscere la persona prima che il paziente e poi iniziare a individuare quelli che possono essere dei percorsi legati a (presunte talvolta) patologie che possono avere anche dei risvolti di tipo metabolico o di tipo psicologico.
Quindi non sempre la malattia vera e propria.
Poi riuscire anche alla fine a comunicare la terapia che si sta facendo, perche’ se la persona, in questo caso il paziente, capisce il percorso che si sta affrontando lo vive sicuramente meglio.
Quindi forse questa disponibilita’, che e’ una mia necessita’, da’ poi di rimbalzo una valutazione da parte dell’utenza.
Oggi faremo una simpatico discussione riguardo le tematiche dell’estensione vita e come questo tipo di trattamenti antiage sono stati gia’ introdotti nella sua pratica clinica.
Poi vedremo quali sono le possibilita’ piu’ avanzate per risolvere le problematiche che normalmente le persone portano negli studi professionali e come queste cose possano essere, non dico risolte, ma possano avere un miglioramento significativo, migliore di altri trattamenti tenendo un occhio sull’antiinvecchiamento.
E’ importante, io l’ho scoperto piano piano: la mia professione da urologo e’ diventata andrologo, sempre piu’ vicina all’endocrinologia, fino poi ad avvicinarsi all’antiaging, prima di natura ormonale (forse ne parleremo un po’ oggi) fino poi ad abbracciare quelle che sono le necessita’ metaboliche e nutraceutiche, gli stili di vita di cui l’organismo ha bisogno per preservare la sua integrita’.
Non nascondo che il Movimento Estensione Vita l’ho conosciuto per queste mie curiosita’; ho trovato inizialmente il vostro canale, l’ho trovato ben fatto, molto informativo, sia per l’utenza che per lo specialista; ci siamo avvicinati e oggi e’ l’occasione per confrontarci.
Eccoci qui oggi per questa prima puntata presso lo studio di un professionista: il dottor Andrea Militello.
Grazie; innanzitutto grazie per avermi invitato, io vi invito nel mio studio, voi mi avete invitato a parlare.
Andrea Militello e’ uno di coloro che ci scrivono sul canale del Movimento Estensione Vita, abbiamo visto che ha uno spiccato interesse per le tematiche dell’antiage e dei trattamenti di cui parliamo e quindi abbiamo deciso di venirlo a trovare.
Possiamo cosi’ parlare con qualcuno che e’ un esperto sul campo e che parla con pazienti, soprattutto pazienti italiani, persone vere che hanno problemi veri e reali tutti i giorni.
Lui ci puo’ dare un suo punto di vista piu’ pratico ed operativo rispetto a quello tanto teorico che facciamo sempre: raccontare quali trattamenti ci sono, cosa sta uscendo e quali sono le ricerche (molto spesso roba americana).
Oggi siamo in Italia, siamo a Roma, dal dottor Militello che ci racconta un po’ delle sue cose certo.
Certo se l’universita’ La Sapienza ti da’ la laurea e’ gia’ una bella cosa, ma ultimamente, devo dire, e’ piu’ importante ottenere questi riconoscimenti.
Esatto, per la laurea uno studia, ottiene il perfezionamento, pero’ poi questi riconoscimenti sono quelli che pagano da un punto di vista professionale e umano.
Appunto l’hanno votata miglior…
Si’, il miglior urologo e andrologo d’Italia nel 2014 e 2018; poi altri riconoscimenti, adesso non facciamo l’elenco di tutto, pero’ questi sono stati i primi e sono stati molto molto graditi.
Diciamo e’ un po’ come tripadvisor dove dicono “si mangia bene in quel ristorante”…
Qui non siamo a Trastevere, in una trattoria, pero’ e’ la stessa cosa: gli utenti possono ogni giorno votare e valutare anche loro i medici sul campo per poi avere un feedback su queste cose.
Molto bene, quindi dicevamo che questo e’ un laboratorio di urologia e andrologia; spieghiamo un po’ a coloro a casa, che non sanno cosa vuol dire, chi viene qui, quali sono i problemi per cui la gente chiede assistenza?
La domanda e’, come si dice, pertinente, nel senso che talvolta poi la distinzione fra urologia e andrologia non e’ ben conosciuta.
L’urologo e’ lo specialista che si occupa effettivamente delle malattie dell’apparato urinario: rene, vescica e Prostata nell’uomo; quindi andiamo dalla calcolosi a malattie piu’ serie anche di tipo tumorale fino alla classica e banale ipertrofia della Prostata, che crea problemi nell’uomo anche di tipo urinario, essenzialmente.
L’andrologo, che un tempo poteva benissimo fare anche l’urologo, e’ un perfezionamento, oggigiorno una specialita’; e’ uno specialista che affronta patologie dell’apparato essenzialmente genitale: per fare degli esempi classici, capitano tutti i giorni, la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce, tutti i problemi legati alla fertilita’ maschile, ma, e questo ci ha fatto conoscere, anche l’aspetto endocrinologico dell’antiaging o comunque la ricerca di un equilibrio nell’assetto ormonale maschile.
Questi sono i due campi principali, la differenza fra urologo e andrologo.
Ultimamente si sconfina sempre di piu’ nell’endocrinologia, che e’ lo studio dei livelli ormonali, che sono sostanze che regolano molte funzionalita’ nell’organismo umano e se uno, per esempio, ha una disfunzione erettile, l’impotenza per dirla in maniera facile, non e’ detto che il problema sia soltanto di tipo meccanico, ma molto spesso magari e’ un crollo dei livelli ormonali con l’eta’.
Perfetto, assolutamente, appartiene anche al mio percorso quello che ha detto, nel senso che un tempo per la disfunzione erettile si pensava subito a un problema vascolare o di natura meccanica, mentre invece negli ultimi anni ho rivalutato quanto l’asse ormonale sia fondamentale.
Da un cortisolo alto a una prolattina alta ad un Testosterone basso, ma avremo modo poi di confrontarci su questi argomenti, possono dare problematiche di erezione collegate ad un assetto ormonale non in equilibrio e non per forza a problemi di natura vascolare.
Quindi diciamo che la soluzione piu’ semplice a cui pensano molti “prendo la pasticchetta blu magica o quella gialla (per non fare dei nomi commerciali) e riesco cosi’ ad avere un rapporto sessuale, vado avanti lo stesso e sono a posto”, non e’ proprio la cosa piu’ intelligente, non e’ che risolve il problema.
Esatto, il fai da te, come si dice, potrebbe risolvere in quel momento il problema, pero’ magari puo’ nascondere anche problematiche che si stanno manifestando con la disfunzione erettile: alcune volte si dice che e’ un po’ un campanello di allarme.
Potrebbe magari sottendere, anche in un giovane, un aumento della prolattina per un micro adenoma dell’ipofisi, che e’ una patologia gestibilissima e magari noi la soffochiamo nel suo volersi manifestare con delle terapie orali come quelle di cui stiamo parlando, acquistate magari su web per pudicizia, per non parlarne con nessuno, e quindi invece di fare diagnosi la allontaniamo sempre piu’.
Oppure anche problemi di natura metabolica; per fare un esempio, mi capita spesso di vedere persone che nell’assetto metabolico hanno una vitamina D bassa, un’omocisteina alta o un acido folico basso; migliorando, riportando in equilibrio quei valori, la persona riacquista, io dico magicamente, ma lo dico scherzosamente, la sua funzione erettile.
Quindi non e’ molto intelligente prendere la pillola magica giusto per riuscire ad avere delle prestazioni e poi magari capita ogni tanto che qualcuno ha un infarto o qualcosa di questo tipo perche’ il sistema cardiovascolare alle spalle e’ invecchiato, non funziona e tu lo stai pompando al massimo, come pompare un motore vecchio: poi scoppia qualche tubo, per fare un esempio.
Gli esempi sui motori sono sempre utili, o la nave da crociera come giustamente fa lei nelle sue puntate, pero’ rende effettivamente l’idea: se noi andiamo su un motore che segna una spia e acceleriamo ulteriormente, rischiamo di fare dei danni.
Quindi la pasticchetta per non fare brutta figura effettivamente la sconsiglio, ma non a difesa della professione, perche’ la disfunzione erettile, adesso stiamo parlando di questo, puo’ rappresentare problematiche che la pasticca non farebbe che nasconderci; se magari c’e’ uno stato cardiovascolare non ottimale, noi mettiamo sotto stress il sistema portando, si spera mai, a problematiche piu’ serie.
Questo lo vedo spesso appunto negli eventi a cui ho partecipato; la tendenza generale e’ di dire: se c’e’ qualche problema da qualche parte non bisogna focalizzarsi sul singolo problema che emerge, ma bisogna pensare a tutto il sistema che ha qualche questione piu’ generale.
Viene chiamato approccio olistico, normalmente: vedere il corpo nel suo complesso, non proprio la singola parte.
L’approccio olistico della medicina funzionale sarebbe sicuramente l’approccio piu’ giusto, richiede pero’ chiaramente attenzione, anche conoscenza, e’ per questo che uno poi si informa e cerca di aumentare le sue conoscenze, pero’ sarebbe sicuramente l’approccio piu’ giusto e rispettoso dell’integrita’ del nostro organismo.
Al di la’ di questo tipo di disfunzioni che magari molti vedono facilmente nella loro vita emergere, insorgere, secondo lei quali, per la sua esperienza, gli andamenti che nel tempo vanno peggiorando?
Uno parte da vent’anni, diciamo, e’ fantastico, normalmente va tutto bene, mangia quello che vuole, digerisce quello che gli pare e cosi’ via; alla fine si arriva magari ad avere delle disfunzioni gravi che possono essere sia erettili, sia magari di Prostata ingrossata e cose di questo tipo.
Quali sono i vari step intermedi dell’invecchiamento che portano poi a questo tipo di problemi?
C’e’ qualcosa che si puo’ vedere prima e si capisce che si sta andando in quella direzione, quindi e’ il caso di intervenire?
Qui chiaramente usciamo dalla visione specialistica ed entriamo piu’ in una visione della medicina e della prevenzione; alcuni aspetti purtroppo non vengono ancora del tutto affrontati perche’, per l’esperienza che accumulo negli ultimi anni, sarebbe forse doveroso conoscere il proprio assetto ormonale e metabolico prima che inizi a manifestare delle disfunzioni.
Nel percorso come da sua domanda in effetti il paziente urologico o andrologico manifesta i suoi primi problemi e i suoi primi accenni con disturbi dell’apparato urinario, quindi con disturbi dello svuotamento che spesso rappresentano un’ipertrofia prostatica che anch’essa puo’ essere dovuta a problematiche di tipo ormonale.
Una dominanza estrogenica, una riduzione di progesterone, una carenza di alcuni macro elementi indispensabili per la salute prostatica, possono manifestarsi con problematiche urinarie, cosi’ come abbiamo parlato di quella che e’ la disfunzione erettile che inizialmente puo’ manifestarsi con dei piccoli flop, anche se fisiologicamente possono capitare, e che ci devono indurre ad andare a studiare in maniera piu’ attenta l’apparato cardiovascolare di quella persona.
Molto bene; visto che facciamo divulgazione, magari anche spicciola, per carita’, pero’ la maggior parte della gente forse ne ha anche bisogno, diciamo che l’antiage non si puo’ far vedere soltanto come il fatto di prendere integratori, che sono fantastici, e’ giusto farlo, eccetera, ma va anche visto come una serie di esami e di analisi che vanno fatte sul proprio organismo, sapendo benissimo che va invecchiando anche se esternamente magari non si vede niente.
Diciamo che l’esame della Prostata forse e’ quello che spaventa la maggior parte degli uomini che dicono “oddio, cosa succede, cosa mi infilano da qualche parte?”.
E’ un classico.
E’ sempre una cosa cosi’ traumatica e terribile?.
Come si svolge, riusciamo a non far paura a quelli che vorrebbero andarci, ma che dicono “non ci vado perche’ ho paura, chissa’ cosa mi fanno”.
Allora guardi io sono un paurosissimo di tutto e e mi sono fatto visitare perche’ poi anch’io ho passato i cinquant’anni.
Non voglio renderlo cosi’ categorico, ma effettivamente l’eta’ in cui la Prostata inizia a fare un po’ la “spiritosa”, in senso di malattie serie, e’ dopo i cinquant’anni, per i meccanismi ormonali di cui abbiamo accennato o parleremo in futuro, e quindi e’ li’ che diventa obbligatorio.
E’ giusto fare una visita dopo i quarantacinque anni, ritengo obbligatorio che venga fatta dai cinquant’anni in poi, associata a quello che e’ un ex marcatore tumorale che il PSA plasmatico: un prelievo di sangue che va a dosare questa proteina, liberata dalla Prostata, che in se’ e per se’ serve a rendere fluido il liquido seminale.
Lo produce la Prostata, ma se va nel sangue vuol dire che c’e’ uno stato infiammatorio o di altra natura.
Questo e’ il primo approccio e la visita e’ motivo di tante barzellette o battute; mi ci sono sottoposto e, pur essendo un pauroso che evita qualsiasi contatto da parte di altri, e’ una visita semplicissima che dura veramente venti secondi e permette pero’, attraverso l’esplorazione rettale, come usare una supposta, di sentire la superficie, il volume e la consistenza, quindi e’ molto indicativo di quella che e’ in quel momento la salute prostatica.
Mediamente abbiamo delle statistiche in Italia di quanti lo fanno e quanti no?
Io ritengo che sulla mia esperienza un trenta percento di noi si faccia visitare, perche’ talvolta addirittura mi capitano persone (io dico piu’ persone che pazienti) che vengono a visita per altri problemi, propongo la visita prostatica perche’ un ultracinquantenne e non tutti l’accettano.
Dicono “dottore, no guardi, per oggi no, se torno casomai mi visita” al che io poi lo devo scrivere, perche’ comunque e’ anche un atto medico legale, pero’ non c’e’ questa disponibilita’ proprio forse per la sospetta invasivita’, che poi non esiste.
Pero’ magari uno e’ una cosa che immagina, che vede magari in certi film un po’ “strani” e pensa chissa’ cosa mi fanno; in realta’ non ci sono attrezzi strani che vengono infilati.
Certo, si fa Banalmente con il dito; quell’idea delle sonde con le ecografie non esiste neanche piu’, perche’ se malauguratamente c’e’ il sospetto di una malattia seria oggi esiste la risonanza magnetica sovrapubica multiparametica, che permette di vedere la Prostata con un’immagine fantastica, senza un minimo di invasione del nostro corpo.
Diciamo tipo una radiografia.
Assolutamente si’, esatto, quindi non c’e’ nessuna invasione.
Invece dal punto di vista di marcatori ormonali, cose di questo tipo, a parte quello che abbiamo detto della Prostata, quali altri potrebbero essere consigliati per chi vuole aderire a un protocollo antiage e vuole controllarsi seriamente?
Allora qui estendo, forse in maniera eccessiva, ma non penso, nel senso che la domanda e’ bella perche’ permette di sviluppare quelli che secondo me sono gli ormoni che dobbiamo conoscere se mi devo sottoporre a un percorso antiaging di tipo nutraceutico, o piu’ farmacologico se servisse.
In prima battuta devo conoscere il mio assetto ormonale: Testosterone totale e libero, l’estradiolo che e’ l’ormone femminile che deriva dalla aromatizzazione del Testosterone, pero’ va assolutamente conosciuto perche’ in eccesso e in difetto puo’ creare problematiche sia a livello cognitivo che organico.
La prolattina, il cortisolo, famosissimo ormone da stress: se siamo tutti in blocco ortosimpatico, con questo sistema nervoso iperattivo che ha il cortisolo alto h24, mentre il cortisolo serviva all’uomo primitivo per svegliarsi e scappare; noi l’abbiamo non piu’ per cinque minuti, ma per ventiquattro ore e ha un’azione soppressiva sugli altri assi ormonali.
Studio della Tiroide, essenzialmente il TSH; questi ormoni sono i piu’ importanti.
LH e FSH se serve anche uno studio della fertilita’ e io, ormai di abitudine, inserisco omocisteina, acido folico, vitamina D e vitamina B12; forse devo anche imparare a inserire il dosaggio dello Zinco e del Rame per tanti aspetti che lei mi insegna anche nei suoi tutorial.
Si’ lo Zinco pare che sia dappertutto, onnipresente; e’ una cosa importantissima.
E’ importante come fattore coenzimatico e in piu’ per la salute prostatica lo Zinco e’ importante che sia in giuste quantita’ a livello della Prostata anche per la maturazione degli spermatozoi.
Soprattutto si trova mi pare dentro le ostriche.
Eh, per chi ha i soldi per comprarle si’, altrimenti senno’ dobbiamo prendere integratori di Zinco, che io prendo tutte le sere.
Si puo’ avere troppo Zinco, puo’ capitare, troppe ostriche o no?
Anche qui l’abitudine di dare dei dosaggi standard (cinquanta milligrammi la sera) dobbiamo forse imparare a dosare e a controllare periodicamente i livelli.
Perche’ non c’e’ un valore che va bene per tutti.
Esatto, ci sono questi standard tipo “una fiala”; dobbiamo conoscere i livelli e adattare la posologia, chiaramente utilizzando prodotti di qualita’ e con terapie ad approccio sartoriale, cucite sulla persona.
Si parlava di prolattina, che mi sembra sia una cosa un po’ femminile no?
Da un certo punto di vista diciamo che gli ormoni maschili e femminili esistono, ma non c’e’ nessuno che e’ completamente maschio o completamente femmina, ci sono livelli differenti di ormoni maschili, anche le donne hanno il Testosterone.
Nessuno e’ assolutamente maschio e nessuno femmina.
A parte Chuck Norris, lui e’ solo maschio, lui la prolattina non ce l’ha.
La prolattina e’ un ormone che, come il nome ci dice, serve per la produzione del latte, quindi perche’ dobbiamo averla io e lei?
La palatina ha invece delle sue funzioni di controllo dell’asse ormonale, sicuramente molto meno importanti rispetto ad alcuni ormoni, pero’ se in eccesso infastidisce.
E’ prodotta da una porzione dell’ipofisi, una ghiandolina che abbiamo nel cervello, piccolina che pero’ produce tanti ormoni stimolatori e produce anche la prolattina.
Se la prolattina e’ in eccesso, per un sistema di autoregolazione il nostro corpo dice: “c’e’ tanta prolattina, rallentiamo il lavoro dell’ipofisi”, ma l’ipofisi produce anche altri ormoni che stimolano il testicolo, ad esempio, o l’ovaio, per cui l’eccesso di prolattina mette in “vacanza” l’attivita’ di altri ormoni.
Quindi io posso avere un Testosterone basso perche’ c’e’ una prolattina alta che sta interferendo, giusto conoscerla.
Parlando di prolattina e cose femminili, ha parlato un po’ di cose, diciamo cosi’, da uomini, perche’ l’andrologo e’ un discorso per maschi.
Mentre l’antiaging puo’ allargare le competenze anche sulla donna, pero’ effettivamente andrologo e ginecologo sono i due rappresentanti del mondo maschile e femminile, io ho fatto l’andrologo.
A un certo punto quando parliamo di livelli ormonali, quindi parliamo poi anche di endocrinologia, in realta’ questo si applica sia agli uomini che alle donne.
Ci sono effettivamente livelli diversi, per carita’, differenti, ma alla fine questo discorso vale chiaramente anche per le donne.
Assolutamente si’, il Testosterone ce l’ha la donna e deve esserci, e’ responsabile anche della libido, del desiderio sessuale; gli estrogeni li ha l’uomo, abbiamo detto, e poi c’e’ tutta una parte della neurobiologia dove si e’ visto che queste molecole sono dei veri e propri neurosteroidi, hanno azioni anche a livello di focus e a livello di concentrazione.
Gli estrogeni nell’uomo sono fondamentali, forse e’ per questo che la donna sembra essere piu’ intelligente dell’uomo, forse ha molti estrogeni.
Ne ha sicuramente di piu’, quello e’ certo.
Comunque ha una plasticita’ cerebrale diversa.
L’approccio migliore e’ proprio quello di non piu’ guarire le malattie ma impedire che sopravvengano, cercando di prolungare quella che e’ anche la nostra vita nel migliore dei modi.
Ci sono le possibilita’ biologiche e biochimiche e se si prende conoscenza, come sta succedendo anche grazie a iniziative come il Movimento Estensione Vita, che non nascondo e’ stato anche motivo di incontro con il presidente, puo’ permettere in un futuro neanche cosi’ lontano di intraprendere dei percorsi antiaging o anche reverse aging importanti, forse in futuro anche con interessamenti di quello che e’ l’assetto genetico della persona, ma gia’ adesso con la nutraceutica e alcuni percorsi biochimici si puo’ fare molto.
Molto bene, grazie.
Ci vedremo prossimamente per altre fantastiche novita’ e puntate.
Assolutamente fondamentale, le attendo anch’io per imparare qualcosa e grazie a tutti per l’attenzione.
Il futuro sara’ meraviglioso, lunga vita e prosperita’.
Ricorda che la medicina ufficiale e’ importante e vanno seguite le indicazioni dei medici abilitati.
Non diciamo che queste cose si vanno a sostituire ad una vita sana, a una dieta equilibrata e al fatto di andare a farsi controllare tutte le volte che serve e assumere tutti i medicinali che ci vengono prescritti.
Questi sono potenziamenti che ci fanno rimanere operativi, lucidi e in grado di goderci la vita.
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